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San Valentino, a Salerno si “Dona con amore”

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San Valentino, a Salerno si “Dona con amore”

Stamane la conferenza di presentazione dell’iniziativa di donazione del sangue “Dona con amore”, che avverrà non a caso il giorno di San Valentino in alcuni ospedali salernitani

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Valentino da oggi non sarà solo il santo patrono degli innamorati, ma anche dell’amore di sangue.

Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa per la presentazione del progetto “Dona con amore”, che ha come obiettivo principale la sensibilizzazione alla raccolta e donazione del sangue che si terrà, non a caso, proprio il giorno di San Valentino, domenica 14 febbraio.

Valentino
San Valentino, Salerno si “Dona con amore”

Presenti all’evento il sindaco ff Vincenzo Napoli, l’assessore alla Pubblica Istruzione Eva Avossa, il promotore dell’ inziativa Luigi Bisogno di Salerno Giovani, e diversi interventi autorevoli nel campo come quello di Luigi Amoroso, direttore dell’ Avis Salerno, e la vice presidente dell’Avis Nazionale Rina Latu.

Inoltre tra il pubblico gli studenti di Erasmus Student Network, il bacino di utenza verso cui il programma è maggiorente interessato: quello dei giovani.

Napoli si è dichiarato entusiasta di tale iniziativa, sottolineando che “il format è stato esportato anche in altre regioni del Paese”. Ha definito l’abbinamento con il giorno degli innamorati come “intelligente”, perché in questo modo verrà sdoganato il cliché della festività consumistica.

Il dottor Amoroso ha parlato dell’importanza della creazione della cultura della donazione, intesa non solo in senso unilaterale, in quanto non soltanto chi riceve trae beneficio, ma anche chi la effettua. Gli ammalati bisognosi di sangue sono in aumento, e la popolazione di donatori, per cause di invecchiamento o di malattie che subentrano, sono in calo. Per questo il sangue non è mai abbastanza. “Donare sangue significa donare amore”.

In questo senso l’educazione che fornisce la scuola è di prioritaria importanza.

La dottoressa Latu, che si occupa anche di Politiche Giovanili, ha ampiamente illustrato la storia dell’Avis, che il prossimo anno compirà ben 90 anni, e del suo impegno a favore non solo dell’importanza della donazione, ma anche di un concetto di cittadinanza attiva, inteso come una mobilitazione del cittadino per il miglioramento concreto delle sue condizioni di vita all’interno della città.

L’obiettivo, oltre a raccoglie sangue, è quello di formare un donatore che sia responsabile, anonimo, e volontario. Il modello di volontariato italiano è il più invidiato del mondo, infatti il 72% degli italiani ripone grande fiducia in esso. Soprattutto in quello dei giovani.

Sarà possibile recarsi per la donazione presso  l’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona, a Salerno, al Gaetano Fucito a Mercato San Severino, oppure presso la sede Avis in via Pio XI. Dopo aver effettuato tutti gli esami clinici del caso, si può procedere con il prelievo.

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Classe 1987, ho frequentato l’Università degli Studi di Salerno, conseguendo la Laurea di Primo Livello in Sociologia. Ho ottenuto una certificazione di frequenza per il corso di addetto/responsabile Ufficio Stampa e ho partecipato a diversi concorsi letterari, tra cui quello dell'estate 2015 del Circolo degli Artisti Salernitani, che mi è valso un Primo Premio. Lo scorso anno ho pubblicato il mio primo romanzo edito da Writers Editor, intitolato "Amore di papà". Sono un'attivista femminista e sostenitrice dei diritti LGBTIQ e gestisco una pagina Facebook sui diritti delle donne, "Doppia Vu Women Rights". Inoltre, ho il ruolo di segretaria provinciale presso la sezione NIDIL CGIL di Salerno.