Si è tenuta ieri, 26 giugno 2015, alle ore 18.00, presso i locali del convento francescano di Sant’Antonio, in Mercato Sanseverino, la presentazione del restauro del monumento funebre di Tommaso III Sanseverino
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Il mausoleo, della bottega di Tino di Camaino, è da collocarsi tra le più importanti sculture trecentesche dell’Italia meridionale.
Non si sa con certezza la paternità del documento di pietra Sanseverino, la cui datazione si colloca dopo il 1358, anno di morte di Tommaso III; egli era infatti un personaggio molto in vista della corte angioina, molto vicino al sovrano Roberto d’Angiò.
Egli come il re, molto devoto a San Francesco d’Assisi, è stato il fondatore del convento di Sant’Antonio, per questo motivo, alla sua morte, il monumento è stato collocato all’interno del convento.
I lavori di restauro sono stati condotti dalla ditta Nova Ars con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno ed Avellino.
Durante l’intervento sono stati messi in luce i due fronti laterali con le figure dei santi, incassati e nascosti nelle pareti. Inoltre, nella giornata sono state esposte alla cittadinanza una parte delle statue restaurate, prima della loro ricollocazione nella parte di monumento.
I lavori di restauro del monumento sono stati finanziati interamente dai frati del convento.
Hanno partecipato alla manifestazione il sindaco di Mercato Sanseverino, Giovanni Romano, il soprintendente BEAP per le province di Salerno ed Avellino, Francesca Casule, e fra’ Mimmo Marcigliano, guardiano del convento di S. Antonio.
La parte scientifica è stata esposta da Pasquale Natella, eminente studioso del casato Sanseverino, il quale ha illustrato la figura di Tommaso III.
Antonio Braca, funzionario di zona, storico dell’arte della soprintendenza BEAP e responsabile del cantiere, ha delineato la struttura logica ed ideologica del monumento.
Infine Maria Paola Bellifiore, restauratrice della ditta Nova Ars, ha presentato alcuni aspetti tecnici del restauro.
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