Salerno abbraccia San Matteo. Migliaia di persone accorse per festeggiare il Santo Patrono. Prima volta per il vescovo Bellandi: “Prego per tutti”
Fede e tradizione. San Matteo è questo per i salernitani.
Il rintocco delle campane della cattedrale di Salerno ha segnato, prima dell’alba, l’inizio della festa del Santo Patrono, ricorrenza religiosa ma anche celebrazione dell’identità di un popolo. Migliaia di persone sono giunte nella Civitas Sancti Mattei, anche dalla provincia e da città più lontane per travolgere San Matteo di devozione e affetto. Un sabato soleggiato, quello di ieri, che ha reso più semplice la partecipazione di tutte le centomila persone ai piedi della statua.
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Alle 18.23 l’argentea statua di San Matteo, incantando tutti, ha lasciato la Cattedrale, preceduta da San Giuseppe, immersa dalla folla. Tre bande musicali hanno accompagnano il passaggio al di fuori del Duomo, mentre il Santo Patrono si accingeva ad attraversare il centro storico cittadino. A guidare la processione per la prima volta il vescovo Andrea Bellandi che, dopo aver presieduto il solenne pontificale, ha sfilato durante la tradizionale processione aperta – altra novità – dall’atrio del Duomo con il sindaco Vincenzo Napoli che ha preso parte a tutti i festeggiamenti, a differenza degli anni passati. “Il messaggio più bello di questa giornata è il richiamo all’unità – ha detto Bellandi – ad essere comunità. Prego per tutti, per le famiglie, per gli ultimi“. Tantissimi applausi durante tutta la processione per lui e strette di mano tra la folla.
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Le dichiarazioni del sindaco Enzo Napoli
Ateo dichiarato e convinto da sempre, il sindaco di Salerno Enzo Napoli ha affermato: “I salernitani hanno risposto in massa. Ho incontrato l’arcivescovo emerito Moretti, mi ha fatto piacere vederlo qui. L’ho salutato con affetto. Non sono particolarmente emozionato, partecipo però con gioia a un momento di grande festa per tutti i miei concittadini. È sempre un momento molto sentito e molto importante in questa città. Il messaggio evangelico del patrono, al significato spirituale combina una forte esortazione all’impegno personale e collettivo per rendere noi stessi ed il mondo migliori. Sapremo esser degni di San Matteo facendo il nostro dovere di buoni cittadini ed amministratori per rendere Salerno sempre più bella, accogliente, ricca di opportunità”.
I festeggiamenti civili
Alle 21.30 sulla spiaggia di Santa Teresa, la storica tammurriata di San Matteo a cura della compagnia di musica popolare “I Picarielli”. In tantissimi poi in piazza della Concordia, alle 22:00, per il concerto di Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana, ultimo appuntamento di Camera in Tour. A chiudere la giornata di festa, a mezzanotte, i tradizionali fuochi: doppio spettacolo pirotecnico in onore del patrono della città, tutti con il naso all’insù presso il Molo Masuccio Salernitano.
Una processione di sorrisi e strette di mano, in cui, più degli altri anni, i salernitani uniti nella fede e nella tradizione hanno celebrato San Matteo con la sobrietà tanto ricercata. Il sindaco Vincenzo Napoli e Monsignor Andrea Bellandi, affacciati al balcone del Duomo, hanno concluso la celebrazione augurando la buonanotte a tutti.