La replica della consigliera comunale Filomena Fallo del gruppo “Insieme per Costruire” all’assessore Colomba Farina sulle attività ferme al palo del centro per anziani e disabili a San Marzano sul Sarno
“Quest’amministrazione comunale non sa che sta gestendo una cosa pubblica al servizio della cittadinanza e quindi figure protempore e rappresentative fino a quando non saranno sostituite. Pensano di essere a casa propria, si offendono e nello stesso tempo offendono come se fosse un fatto personale, quando qualcuno, per il ruolo che ricoprono fanno valere il diritto e il dovere di contestare il loro modo di agire e di gestire la cosa pubblica”. Così Filomena Fallo, consigliera comunale di “Insieme per Costruire” replica all’assessore alle Politiche sociali, Colomba Farina, in merito alla gestione del centro polifunzionale di piazza Guerritore a San Marzano sul Sarno.
“Continuano a giustificarsi, dicendo inesattezze, pensando che il popolo non vede, non sente e non parla. Negano le evidenze, si sentono soddisfatti e si ergono a professori per dare lezioni a chi prima di loro ha contribuito a preparare il terreno per farli operare. Parco urbano, Villa de Tilla, Centro polifunzionale e l’ex asilo nido di via Cenisio sono tutte strutture patrimoniali già presenti sul territorio quando sono andati ad amministrare. Oggi San Marzano sul Sarno è in declino dal punto di vista economico e sociale, la gente non sa che fare e non sa dove andare, non ci sono strutture utilizzabili e non ci sono punti di ritrovo. Eppure in tempi non troppo lontani si faceva teatro, attività ricreative, feste che coinvolgevano la popolazione, luoghi dove si incontravano gli anziani, ascoltavano musica e ballavano e c’era la consulta degli anziani dove i pensionati erano occupati in attività socialmente utili”.
Entrando nel merito, la Fallo contesta all’assessore Farina che quando ancora non erano costituiti gli ambiti per attrarre risorse si lavorava attraverso le unioni dei comuni e lei ancora non c’era.
“Poi con la costituzione degli ambiti per la gestione dei servizi sociali, attraverso i Piani di zona, in coerenza con la programmazione comunale il piano sociale previde l’attuazione di un centro polifunzionale per minori e per anziani e precisamente chiamato “Centro diurno per anziani e disabili”. Tale struttura si è realizzata in piazza Guerritore con finanziamenti della Regione Campania con decreto dirigenziale numero 8 dell’8 gennaio 2006. Queste cose sono a conoscenza di chi fa e ha fatto attività politica”, ha continuato l’esponente di opposizione.
“Struttura ancora ferma al palo”
Il problema, per Filomena Fallo, non è la questione di affidamento, ma il controllo dell’ente locale dove si realizza il progetto. “La realtà di piazza Guerritore è che la struttura è ancora ferma al palo e neanche in forma associativa si va avanti, anche se il nostro ambito del Piano di zona è tra i primi in Campania e ha ottenuto la premialità sui finanziamenti. I cittadini di San Marzano sul Sarno stanno ancora aspettando e le strutture del patrimonio comunale non sono ancora fruibili, anche se più volte annunciato da questa amministrazione che era il proprio obiettivo”.
La Fallo cita proprio la delibera di Giunta comunale numero 17 del 3 marzo 2015 avente ad oggetto il piano sociale comunale e l’attivazione dei servizi semiresidenziali per minori anziani e disabili. “Nell’atto si legge che ‘considerato che piazza Guerritore ha subìto ritardi per problemi tecnici in merito al collaudo si decide di traslare il progetto e individuare un diverso utilizzo, sempre nell’ambito dei servizi sociali, anteponendo il bisogno immediato dei minori da 6 a 14 anni, agli anziani e si è optato di portare gli anziani a Villa de Tilla perché da subito si doveva dare il via al programma. Da qui è venuto fuori l’annuncio della grande inaugurazione del Centro polifunzionale per minori, aperto il primo ottobre 2015, come si evince dal manifesto pubblicato a cura dell’Amministrazione del sindaco Cosimo Annunziata. Sono passati già quasi tre anni e ancora non si è visto niente”.
Poi l’attacco politico all’assessore alle Politiche sociali: “Informo la dottoressa Colomba Farina che da qui viene fuori la struttura polifunzionale e semiresidenziale per anziani e disabili – persone degne di rispetto e bisognose di assistenza – e non un’accozzaglia di attività. Sappiamo anche chi è l’Ente non profit, in questo caso “Agro Solidale” , e non abbiamo bisogno di lezioni”, ha spiegato la Fallo. “Anche l’attuale asilo nido di via Ugo Foscolo ha subìto un cambio di destinazione, poiché dovevano andarci i minori dai 6 a 14 anni e meno male che ci si è accorti che il Comune non ha risorse c’è il bisogno di programmare e progettare per attrarre risorse nel breve, nel medio e nel lungo termine. Questo si è fatto? Ecco perché continuo a ripetere che gli atti di questa Amministrazione sono poco chiari. Serve prima di tutto parlare con la gente e capire quali sono le loro esigenze, informando su quello che si è fatto e su quello che si intende fare. Dottoressa Farina, troppe volte vi lamentate che la gente non è a conoscenza, ma se informate non si stravolgono i fatti”.