Finanziamento pagato con i soldi dei cittadini per una scuola mai realizzata a San Marzano sul Sarno, scatta la denuncia del gruppo di opposizione Insieme per costruire. Il consigliere comunale Giulio Franza: “Mutuo da 357mila euro per un progetto fermo dal 2009. Bisognerà pagare altre 16 rate. Fallimento storico per la Giunta del sindaco Cosimo Annunziata”
Finanziamento pagato con i soldi dei cittadini per una scuola mai realizzata. Questa la denuncia del gruppo di opposizione Insieme per costruire a San Marzano sul Sarno, che contesta l’atteggiamento della Giunta del sindaco Cosimo Annunziata in merito al plesso di via Pio La Torre.
Nel dettaglio, la vicenda è relativa a un progetto del 2009, per cui l’Ente aveva ottenuto un mutuo di 357mila euro, tutto a carico delle casse comunali, per la ristrutturazione dell’edificio già esistente. Ma i lavori non sono mai partiti, nonostante il Comune abbia iniziato a pagare quattro rate annuali per il mutuo contratto dal 2014. Un’operazione che alle casse municipali è costata, al momento, 108mila euro senza avere un progetto cantierabile.
Durante l’ultimo consiglio comunale, l’opposizione ha chiesto chiarezza per sapere cosa è accaduto in questi quattro anni, vista la volontà della maggioranza di chiedere una variazione di bilancio di 32mila euro per l’adeguamento ai costi degli ultimi 4 anni. Una proposta poi passata in consiglio comunale, con i soli voti della coalizione guidata dal primo cittadino, su cui l’opposizione grida allo scandalo.
“Non è un traguardo storico, bensì, un fallimento storico, visti gli anni che ci sono voluti per riuscire a concludere la fase di progettazione dei lavori della scuola di via Pio La Torre”, ha detto Giulio Franza, consigliere comunale di “Insieme per Costruire”.
“Il Comune ha, per tutto questo tempo, contratto un mutuo e si sono già pagate le rate per 108mila euro. Bisognerà sborsare ancora soldi per 16 rate, che tradotto in soldoni porteranno via dalle casse comunali 242mila euro. Intanto, però, i lavori non sono stati nemmeno appaltati. Tutto, ovviamente, si farà solo se la Regione Campania confermerà il contributo concesso nel 2009. Ecco perché nove anni per approvare un progetto non è sicuramente un bel traguardo”.