San Cipriano Picentino, consumo anomalo di acqua negli edifici pubblici. Dalle fila dell’opposizione arriva una proposta per ridurre i consumi: “no agli sprechi”
Bollette salate e consumo d’acqua anomalo negli edifici pubblici e per le fontane pubbliche di San Cipriano Picentino.
“Secondo quanto risultante dalle fatture Ausino S.p.A., relative agli anni 2018/2019, il comune spende circa 9000€ al mese per il consumo d’acqua all’interno di strutture pubbliche e per le fontane pubbliche. Un consumo insostenibile, sia dal punto di vista finanziario che ambientale” scrive il consigliere D. Noschese.
L’avvocato, in una lettera indirizzata al sindaco, avanza così alcuni suggerimenti per ridurre gli sprechi.
Le proposte:
“È necessario intervenire per ridurre tale consumo e il relativo costo. L’idea è quella di installare riduttori di pressione su ogni erogatore di acqua presente negli edifici pubblici e interruttori su fontane pubbliche, interrompendo su quest’ultime il flusso d’acqua continuo.
Per le fontane storiche invece si potrebbe ipotizzare un timer per regolarne il funzionamento e prevedere l’interruzione dell’erogazione negli orari notturni.
Piccoli accorgimenti che potrebbero comportare una riduzione del consumo di oltre il 30% con notevole risparmio in termini economici”.