Si tratta di un clochard bulgaro, morto lo scorso 23 ottobre, la cui salma è ancora dopo sei mesi in una delle celle frigorifere dell’obitorio del Ruggi
Stankov Svilen Mitkov è il nome del clochard 55enne morto sei mesi fa, lo scorso 23 ottobre, la cui salma è ancora nelle celle frigorifere dell’obitorio dell’ospedale Ruggi.
L’uomo era nato a Vidin, città bulgara che si affaccia sul Danubio. Dopo la morte il suo corpo non è stato reclamato da nessuno dei familiari. Eppure, stando a quanto riporta il quotidiano La Città, a dicembre l’Ambasciata della Repubblica di Bulgaria a Roma scrive per “richiedere cortesemente un funerale di beneficenza a Salerno a favore del cittadino bulgaro Stankov Svilen Mitkov. I familiari in Bulgaria hanno dichiarato di non avere i fondi necessari per la tumulazione”.
Dopo il rito funebre la salma dell’uomo è stata completamente dimenticata. Una vita spezzata che non riacquista dignità neanche post mortem.