Finisce nei guai commessa di un negozio di elettronica. La donna è accusata di falsità in scrittura privata e truffa a danno di una cittadina ucraina
Nella giornata di ieri la Polizia di Stato, al termine di una specifica attività d’indagine, ha denunciato una commessa di un negozio di elettronica, ritenuta responsabile di falsità in scrittura privata e truffa.
IL FATTO
Le indagini sono iniziate a seguito della denuncia dello scorso 20 ottobre, presentata da una cittadina ucraina, alla quale, a sua insaputa, era stata attivata un’utenza telefonica di un noto operatore, tramite un negozio di elettronica di Battipaglia.
La straniera, in sede di denuncia, ha dichiarato che già lo scorso anno, presso quello stesso negozio, aveva attivato una diversa utenza telefonica del medesimo operatore.
I poliziotti, nel corso delle indagini sulle due attivazioni telefoniche, hanno accertato che sul contratto relativo ad una delle due attivazioni erano state apposte firme contraffatte della denunciante, ricopiate dall’altro contratto effettivamente sottoscritto dalla cittadina ucraina.
Anche le copie dei documenti d’identità personale della straniera non erano copie degli originali ma delle fotocopie allegate all’altro contratto.
Gli agenti hanno controllato i timbri e le firme apposti sui due contratti, risalendo all’identità di una commessa dipendente dell’esercizio commerciale.
La donna è stata denunciata perché ritenuta responsabile dei reati di falsità in scrittura privata e truffa.