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Salerno: il sindaco Napoli racconta l’emergenza

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Salerno: il sindaco Napoli racconta l’emergenza

Nell’incontro di questa mattina, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli ha raccontato ai microfoni di Zerottonove l’andamento epidemiologico in Campania

Ancora alti i contagi, ma in leggero calo rispetto alla settimana precedente al passaggio della regione in zona rossa. La redazione di Zerottonove ha incontrato questa mattina il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli per parlare dell’emergenza Coronavirus sul territorio.

I dati

I dati aggiornati, forniti dalle ASL, mostrano una percentuale di 20-30 contagi al giorno. Una curva, come ricordato dal sindaco Vincenzo Napoli, potenzialmente in aumento: ‘Sono 393 contagi nella giornata di ieri, il che significa che c’è un incremento importante della trasmissione della malattia. Da giugno, i contagi complessivi sono 786’.

Il sindaco ha così tenuto a precisare l’imprevedibilità del virus e di come un andamento tutt’altro che lineare debba mettere in allarme e richiamare all’attenzione: ‘Considerate che la curva di propagazione dell’epidemia non è una funzione lineare, ma un’iperbole, ciò significa che la curva può potenzialmente impennarsi ed essere esponenziale. Il nostro dovere è quello di fare in modo che il contagio venga bloccato con azioni tempestive’.

I dubbi del sindaco di Salerno

Qualche dubbio sulla decisione dell’amministrazione nazionale di optare per un lockdown ‘soft’, ma anche sulle tempistiche: ‘A mio parere una decisione presa con grande ritardo. Un lockdown che mostra il fianco ad una serie di incongruenze. Il lockdown dovrebbe essere per definizione rigoroso’.

Per la città di Salerno, infatti, il Primo Cittadino aveva scelto di anticipare la chiusura di zone potenzialmente a rischio, come il lungomare e la Villa Comunale della città. Una sorta di ‘preveggenza’ ironizza Napoli.

Il dialogo aperto

Il sindaco si è detto aperto e disponibile al dialogo con i commercianti, parte delle categorie maggiormente colpite dalle conseguenze del lockdown: ‘Il problema del commercio, oltre ad essere un problema regionale e localizzato è un problema nazionale’. Bisogna perciò puntare sui ‘ristori’ e ‘bisogna fare bene e subito’, oltre a ‘favorire azioni burocraticamente semplificate e mirate, in aiuto ai commercianti’.

L’emergenza però rimane e riguarda la mancanza di personale specializzato, una carenza che, secondo il sindaco, sarebbe in realtà precedente all’emergenza. La Regione Campania, soltanto pochi giorni fa, ha emesso un bando per il reclutamento di 450 medici volontari.

Sulle tempistiche, il sindaco tiene a ricordare che: ‘il presidente De Luca aveva chiesto alla protezione civile l’invio di un numero cospicuo di unità specialistiche. Le risposte sono state assolutamente trascurabili’.

Grande riconoscenza, invece, per il lavoro svolto in questi duri mesi dal personale medico, a cui il sindaco si ‘inchina con reverenza, per il lavoro incredibile e pericoloso’ svolto dai medici durante l’emergenza.