I prodotti sequestrati dalle Fiamme Gialle di Salerno, di provenienza cinese, sono risultati sprovvisti della prevista marcatura CE e di qualsiasi altra idonea documentazione inerente la conformità degli stessi
I finanzieri del Gruppo di Salerno — 2° Nucleo Operativo, operanti all’interno del porto commerciale di Salerno, in collaborazione con funzionari del locale ufficio delle Dogane, hanno proceduto al sequestro di oltre 7.000.000 di prodotti non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria e nazionale.
I prodotti rinvenuti, di provenienza cinese, costituiti da materiale elettrico, elettronico e giocattoli, sono risultati sprovvisti della prevista marcatura CE e di qualsiasi altra idonea documentazione inerente la conformità degli stessi. Peraltro il destinatario delle merci, cittadino cinese titolare di un’attività commerciale in Roma, ha esibito certificati di conformità rilasciati da organismi non notificati e/o accreditati dell’Unione Europea. L’attività di controllo ha permesso di rinvenire anche i coloratissimi elastici tanto amati dai più piccoli.
In realtà questi oggetti, che a prima vista sembrano un’innocente passatempo per i bambini, sono potenzialmente pericolosi e nocivi in quanto contengono dei composti plastici che a contatto con la pelle, possono diventare tossici e addirittura cancerogeni. Oltretutto, in questi piccoli elastici ci possono essere anche dei coloranti organici non ammessi in Europa che possono trasferirsi dal braccialetto alla pelle sudata e provocare eczemi e arrossamenti.
Nel corso dell’intervento sono stati rinvenuti altresì dei caricabatteria e degli smart watch riportanti i brand “SAMSUNG”, “APPLE” E “SMART WATCH” illecitamente riprodotti senza alcuna autorizzazione e/o licenza d’uso da parte dell’importatore. Sono in corso ulteriori accertamenti tesi a stabilire se i prodotti in sequestro rispettano la normativa posta a tutela della salute e ad accertare la genuinità delle materie prime utilizzate per la loro produzione.
La merce rinvenuta è stata sottoposta a sequestro mentre il responsabile è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.