Gestione delle spiagge libere: il progetto pilota per la fruizione in sicurezza delle spiaggia di Santa Teresa a Salerno. Ecco la proposta dei consiglieri al Sindaco e all’Assessore all’Urbanistica
Salerno, spiaggia di Santa Teresa – “La situazione del tutto nuova che tutti viviamo a seguito dell’emergenza Covid-19 e l’incipiente estate ci impongono iniziative ed interventi razionali e solleciti affinché i nostri concittadini possano fruire, tra gli altri spazi pubblici, delle spiagge cittadine libere nel rispetto delle disposizioni attuative emanate senza per questo deturpare i luoghi non solo sotto il profilo materiale ma anche del loro decoro.”
A scrivere sono i consiglieri comunali di Salerno Antonio D’Alessio, Corrado Naddeo, Pietro Damiano Stasi e Giuseppe Ventura.
“Quattro giovani professionisti – gli architetti Luisa e Andrea Santoriello e gli ingegneri Marianna La Marca e Domenico Pellegrino dello Studio Santoriello Associati di Salerno diretto dall’Ing. Lucio Santoriello – hanno lavorato ad un progetto pilota per dotare le spiagge di zone d’ombra predefinite al fine di combattere lo stanziamento incontrollato dei cittadini che vi si recheranno, ciò tanto muovendo dalla nota spiaggia salernitana di Santa Teresa. Per amore della nostra città, essi intendono offrire il pregevole lavoro ai salernitani senza alcuna pretesa o compenso.”
I Consiglieri “nell’esprimere grande e sincero apprezzamento per la dimostrazione di generosità nonchè lode autentica per lo spirito di liberalità col quale i nostri concittadini hanno messo a disposizione le proprie energie e competenze per contribuire a rendere migliore la qualità della nostra vita nei limiti delle condizioni date – fanno proprio il progetto e lo propongono all’Amministrazione affinché possa attuarlo realizzandolo sulle spiagge libere di Salerno.”
I consiglieri, inoltre, sottolineano come “le molteplici ricadute positive nell’accogliere tale proposta partano dal risparmio degli uffici in termini di tempo ed energie per sviluppare un tale progetto al messaggio di grande speranza per chi ha voglia di lavorare per il bene comune; dalla valorizzazione dei giovani alla riconquista di spazi pubblici e comuni che coniughino pragmatismo, tutela ambientale, bellezza e decoro della cosa pubblica; dalla concretizzata esigenza di godere delle nostre risorse al rispetto delle norme e della sicurezza dei singoli e della collettività.”
In conclusione D’Alessio, Naddeo, Stasi e Ventura mettono in luce anche il lato psotivo della sostenibilità di un progetto di tale portata: “A ben guardare, anche i costi della sua realizzazione sono più che sostenibili e possono persino essere annullati laddove si volessero offrire le strutture immaginate dai nostri quattro giovani professionisti a sponsor privati ovvero a benefattori della città.”