Salerno. Polichetti, coordinatore provinciale Uil per l’area Materno Infantile del Ruggi: “Noi facciamo l’impossibile per tentare di contenere la pandemia, ma certamente necessitiamo del senso di responsabilità delle persone. Ci stiamo giocando l’intero sistema sanitario“
Il “Ruggi” di Salerno non se la passa bene. Di ieri sono le decine di foto, circolate in rete, che testimoniano le file delle ambulanze in attesa di poter raggiungere il pronto soccorso. Immagini che ci rimandano con la mente subito a quelle, purtroppo troppo simili, della passata ondata della pandemia.
Lo scorso giovedì, una persona positiva al Covid, bisognosa di ossigeno e soccorsa dall’Humanitas, è giunta alle ore 18.00 al “Ruggi”, per accedere nella struttura solo alle 10.00 del mattino seguente. E non si tratta di un caso isolato.
Rianimazione al completo
Come riporta Salerno Today, sono tutti occupati, i posti del reparto Covid. Inoltre, da ieri, su 10 letti disponibili in Rianimazione, c’erano 14 pazienti che avevano bisogno del ricovero. Rinviati anche le sedute operatorie per patologie complesse, in quanto mancavano anestesisti e posti nei reparti. A Salerno, ed è piuttosto evidente, c’è un problema e si chiama sanità.