La Fase 2 doveva essere la fase della riapertura, del rilancio, della ripresa del commercio. Eppure a Salerno il bilancio è nero
Salerno – Pochi clienti si traduce, essenzialmente, in un minor giro di introiti ed incassi. La ripresa delle attività commerciale, rimaste per oltre due mesi con la saracinesca abbassata, è stata lenta e soprattutto in salita, soprattutto per il doversi destreggiare tra le decine di Ordinanze della Regione e non pochi DPCM.
In un reportage del Mattino è emerso, tuttavia, che la situazione preoccupante persiste per attività economiche della città. Se i clienti alla luce dell’emergenza Covid-19 hanno pochi contanti da spendere, ciò si ripercuote in modo diretto anche sulle attività commerciali. In questo modo viene a mancare lo shopping, sia dei turisti che dei cittadini delle zone limitrofe, vere e proprie ventate d’ossigeno per l’economia salernitana, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi.
A dieci giorni dalla riapertura la situazione è complessa. Il settore abbigliamento perde l’80 per cento del fatturato, e non se la cavano molto meglio alberghi, strutture ricettive e ristoranti. L’unico settore che sembra resistere, anche per forza di cose, è quello della vendita degli alimentari e dei prodotti per la casa. Insomma, una ripresa tanto agognata che, però al momento, è piuttosto travagliata.