La prestigiosa kermesse cinematografica, David di Donatello, giunta alla sua 58esima edizione, ha visto protagonisti, oltre ai numerosi vip e addetti ai lavori, anche i simpatici My Puppit di matrice salernitana
Dopo il Giffoni Experience e Sanremo, gli irriverenti pupazzi, hanno fatto incursione nel tempio del cinema italiano, vestiti di tutto punto, per incontrare i propri cloni in carne e ossa.
Paolo Sorrentino, reduce dall’immenso successo de La Grande Bellezza, l’ex Iena Pif con il suo film La mafia uccide solo d’estate che si è aggiudicato il premio David Giovani, Gian Luigi Rondi, Presidente dell’Ente David di Donatello, hanno ricevuto il proprio clone con stupore e divertimento, reazioni che solo un My Puppit sa suscitare.
[ads2]
Questa non è stata però l’unica realtà nostrana a varcare la soglia degli “Oscar” nazionali. Presenti allo Studio 5 di via Nomentana, anche lo staff di Bar Chef di Amedeo la Padula e Gruppo Eventi, realtà protagonista delle più importanti manifestazioni incentrate sullo showbitz in Italia.
L’intesa tra le tre idee, già rodata in occasione del Festival di Sanremo, si è rivelata anche questa volta vincente, portando un pezzo della città agli onori della cronaca cinematografica.
Un altro piccolo successo, insomma, per Salerno e per le idee innovative e originali dei suoi cittadini.