Il Ruggi D’Aragona di Salerno si distingue per il progetto “Percorso Femore”: quarto posto in Italia, rispondendo ad oltre l’80% degli standard richiesti
Riserva grandi soddisfazioni all’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno il progetto “Percorso Femore”, che in meno di due anni è riuscito a trasformare quello che era un punto dolente in un punto di forza dell’Azienda. Operare, infatti, di frattura di femore gli over 65 entro le 48 ore dall’arrivo in pronto soccorso era, nel 2016, un risultato che si riusciva ad ottenere solo per l’11 per cento dei pazienti. Nel 2015, addirittura per il 5 per cento. Poi è arrivata la tanto sospirata integrazione tra mondo ospedaliero ed universitario e i risultati prodotti da questa esperienza congiunta sono stati stupefacenti, a testimonianza che una intelligente collaborazione può solo produrre buoni risultati.
Oggi i dati dell’AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) valutano l’offerta dell’AOU di Salerno sul percorso femore più che eccellente, considerato che, a fronte della soglia minima richiesta del 60% e dell’eccellenza assegnata al raggiungimento del 70%, l’Azienda offre risposte adeguate agli standard richiesti nell’81,61 per cento dei casi collocandosi al 4° posto in Italia.
“Come Ruggi a Salerno ci troviamo tra i più efficienti in Italia – ha sottolineato il Direttore Generale dott. Giuseppe Longo –, avendo un valore superiore all’80%, con un modello organizzativo significativo anche perché rappresenta un nuovo modo di valutare la sanità. Oggi per valutare la qualità dell’assistenza, cosa che fanno sia i cittadini che le organizzazioni, è fondamentale avere indicatori che permettano di operare scelte oculate. E se è vero che gli indicatori evidenziano le discrepanze tra Nord e Sud, è vero anche che dimostrano come il Sud può portare avanti Progetti importanti”.