È attesa per oggi la sentenza che riguarda 22 imputati, tra cui Vincenzo De Luca, sulla realizzazione del Crescent
Il Crescent a firma di Riccardo Bofill è l’opera urbanistica che è finita sul banco del Tribunale di Salerno ormai tre anni fa. Oggi, si chiude il capitolo.
I pm Alfano e Valenti hanno chiesto la condanna del governatore a 2 anni e 10 mesi di reclusione, nel caso in cui De Luca dovesse essere riconosciuto colpevole di falso ideologico, abuso d’ufficio, reato contestato con riferimento al rilascio dei permessi per costruire l’opera, scatterebbe la sospensione dalla carica imposta dalla legge Severino, insomma una sentenza che tiene banco non solo a Salerno, ma in tutta la Regione Campania.
Oltre De Luca, sarebbero coinvolti dalla legge Severino anche alcuni consiglieri regionali (tra cui Enzo Maraio, Luca Cascone e Nello Fiore), assessori regionali all’epoca.
Tra gli imputati figurano anche l’attuale assessore alla mobilità del Comune di Salerno Mimmo De Maio e il consigliere comunale Ermanno Guerra. Anche per loro sarebbe prevista l’applicazione della Legge Severino.
Ma un’altra preoccupazione aleggia a Palazzo Città: la condanna nel processo Crescent porterebbe anche al sequestro dell’immobile che, intanto, è stato quasi ultimato per essere consegnato a chi ha acquistato appartamenti o immobili ad uso commerciale.