Sì è spento ieri lo scooterista 44enne Alfredo Polverino travolto da un’auto pirata domenica sera in litoranea
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Non ce l’ha fatta Alfredo Polverino, l’uomo di 44 anni che domenica sera è stato travolto da un auto pirata mentre a bordo del suo scooter percorreva la strada provinciale 175/A in direzione Capaccio nel tratto compreso tra la località “Lido Lago” e il Campolongo Hospital. Uscito apparentemente illesso dallo scontro, tanto da arrivare presso l’ospedale di Eboli con le sue gambe e pertanto catalogato come codice verde dalla struttura sanitaria, si è aggravato poi improvvisamente due giorni fa.
Era stato proprio lui, infatti, a spiegare minuziosamente ai proprio soccorritori la dinamica del sinistro, mentre avvertiva telefonicamente i suoi cari dell’accaduto, descrivendo poi le fasi dell’evento ai carabinieri della Compagnia di Eboli, diretta dal Capitano Alessandro Cisternino e dal Tenente Francesco Manna.
Nonostante, l’apparente non gravità della situazione Alfredo è peggiorato notevolmente nella serata di lunedì ed è stato trasferito d’urgenza in rianimazione in prognosi riservata.
La sua corsa è terminata ieri alle 13.00 per le gravi conseguenze derivate dall’urto, riportando infatti la frattura di sette costole e della scapola destra, nonché la perforazione di un polmone.
I familiari di Alfredo, distrutti dal dolore, lanciano un appello: “Chi ha visto qualcosa si faccia avanti, vogliamo la verità sula morte di Alfredo”.
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