Dalla rappresentanza in favore dell’edilizia all’enogastronomia. Il sindacalismo di Salerno piange Luigi Ciancio, storico attivista locale stroncato nella giornata di ieri da un infarto fulminante
Quella di ieri è stata una giornata di lutto a Salerno per il mondo dell’attivismo locale a causa della prematura scomparsa del 68enne Luigi Ciancio, noto ai più con l’affettuoso nomignolo diminutivo “Gigino”.
Stando a quanto riportato da diverse persone a lui molto vicine, Ciancio è stato stroncato nella mattinata di ieri da un infarto fulminante che ne ha reso vano il trasporto all’Ospedale San Giovanni Di Dio e Ruggi d’Aragona, dove era già diretto di sua spontanea volontà dopo aver accusato un malore.
Sindacalista storico del mondo salernitano, seppur di origine napoletana, da sempre impegnato nella difesa dei lavoratori, Luigi è stato per anni segretario regionale della Feneal Uil dedicando particolare attenzione al mondo edile. Sempre in prima linea nelle battaglie per difendere il comparto sopracitato, nel corso della sua militanza è stato il promotore di diverse proteste, ultima delle quali quella relativa alla formazione del comitato “Si Sav” a favore del raccordo Salerno-Avellino, che insieme a tante altre ha contribuito a creare un vero e proprio movimento a supporto dei lavoratori in tutta la provincia di Salerno.
A causa di alcuni problemi di salute, negli ultimi anni la sua passione per l’attivismo era stata lentamente sostituita da quella per l’enogastronomia che lo aveva portato prima ad aprire un ristorante, in collaborazione con il figlio, e poi a diventare un vero e proprio scrittore di settore.