Conferenza stampa lunedì 29 novembre alle ore 10:00 nel piazzale dell’azienda ospedaliera Ruggi D’Aragona di Salerno
Urgono risposte immediate nella gestione del personale sanitario dell’Azienda Ospedaliera “Ruggi d’Aragona di Salerno”. Negli ultimi mesi hanno lasciato l’Azienda più di 80 infermieri e 40 Oss e, nelle ultime settimane, sono decine gli operatori che stanno accettando proposte di lavoro di altre Aziende sanitarie italiane, considerate le mancate rassicurazioni del Ruggi sul rinnovo dopo il 31/12.
La grave carenza di personale sta mettendo seriamente a rischio la garanzia dei LEA, considerate anche le continue e numerose segnalazioni che pervengono dai Coordinatori dei Reparti del Presidio salernitano, che lamentano il mancato reclutamento di nuovo personale per sopperire alle fuoriuscite. Una situazione di stallo che rischia seriamente di aggravare la tenuta delle cure e dell’assistenza con ripercussioni sui
cittadini/utenti, con un ulteriore allungamento delle liste d’attesa già fortemente condizionate dall’emergenza pandemica e che nelle progettualità dell’Azienda vedono il coinvolgimento di una “filiera ristretta” senza il coinvolgimento di tutte le figure professionali.
In un momento storico dove tornano a crescere i casi di contagio da COVID-19 e il numero delle ospedalizzazioni, la Sanità salernitana non può affrontare una grave crisi dovuta ad una carenza di personale preventivabile ma non risolta, in tutti i reparti e Pronto Soccorso dei Presidi Ospedalieri Ruggi, Da Procida, Castiglione, Cava e Mercato San Severino.
Più volte abbiamo segnalato questo pericolo alla Direzione Strategica, ma continuano a mancare formali momenti di confronto per individuare soluzioni adeguate, per non parlare dei ritardi mastodontici nella definizione di incontri tra le parti per discutere delle numerose problematiche che affliggono il Comparto: orario di lavoro, incarichi di funzione e l’applicazione di tutta una serie di istituti contrattuali.
Pertanto, la Funzione Pubblica CGIL di Salerno è pronta a dichiarare lo stato di agitazione di tutto il personale se la Direzione Strategica non assumerà immediate iniziative a partire dalla proroga dei contratti di tutti gli operatori sanitari a tempo determinato e Co.co.co., sui quali si continua a nicchiare.
La Legge di Stabilità, in approvazione entro dicembre, prevede la stabilizzazione del personale precario assunto durante l’emergenza COVID che avrà maturato al 30 giugno 20220 almeno 18 mesi di servizio nel periodo 30 gennaio 2020 – 30 giugno 2022. Un’occasione da non perdere e che non può naufragare per le mancate scelte dell’Azienda Ruggi. Non consentiremo che centinaia di lavoratori, molti alla prima esperienza e in prima linea durante le fasi più dure dell’emergenza pandemica, possano essere destinati alla disoccupazione!