Massimo Corsale alla fondazione Menna Per il circolo dei lettori e Mattia Ammirati ospite del #Fuorifestival di Salerno Letteratura
Salerno. Sarà un sabato all’insegna della letteratura. Il 15 febbraio, infatti, le sale della Fondazione Bianca e Filiberto Menna di via lungomare Trieste ospiteranno, nell’ambito del Circolo dei Lettori, il docente universitario e saggista Massimo Corsale. L’appuntamento è alle 17.30. Corsale, autore di “Come un granello di senape… Il Regno dal cielo alla terra” (Oedipus) discuterà del suo libro in compagnia di Pino Cantillo, filosofo dell’Università Federico II di Napoli e Ottavio Di Grazia, storico delle religioni del Suor Orsola Benincasa di Napoli. «(…) La proposta di questo libro è duplice e drastica: per un verso mettere da parte (dopo averla criticata) la fondazione filosofico-ontologica tradizionale del cristianesimo, di derivazione platonico-aristotelico-tomistica, per sostituirla con una fenomenologia radicale; per un altro verso relativizzare storicamente la grande costruzione teologica inaugurata da Paolo di Tarso, rifinita da Agostino d’Ippona e portata a compimento da Tommaso d’Aquino, ripartendo dal dettato biblico e prescindendo dalla metafisica platonico aristotelica».
Il primo appuntamento del 2020 con il #fuorifestival di Salerno Letteratura. Si terrà invece, sempre sabato 15 febbraio, alle 19, presso gli spazi della libreria Imagine’s book di Corso Garibaldi 142, a Salerno, l’illustratore Mattia Ammirati presenterà “David Rossi.Una storia italiana” (Round Robin) insieme alla giornalista de Il Mattino Erminia Pellecchia. Il 6 marzo 2013 il corpo senza vita di David Rossi, responsabile comunicazioni di Monte dei Paschi di Siena, viene trovato sotto la finestra del suo ufficio in un vicolo senese. Per due volte nei tre anni successivi gli inquirenti archiviano il caso come suicidio, nonostante strani segni sul corpo, video manomessi che svelano testimoni, fino alla testimonianza di un imprenditore sotto falso nome che racconta la storia di una valigetta misteriosa.
Può il suicidio di Rossi coprire l’omicidio di un uomo che sapeva troppo, lo stesso uomo che due giorni prima di morire minaccia il suo presidente di andare a parlare coi magistrati? Sullo sfondo la storia grigia di una città, Siena, i cui poteri forti sarebbero ostaggio di una “questione morale” fatta di feste a luci rosse e reti di potere nascoste. Il libro porta la firma, oltre che di Mattia Ammirati, di Antonino Monteleone ed Emanuele Bissattini.
Antonino Monteleone, autore di punta a “Le Iene”, ha lavorato come inviato per “Piazzapulita”, “Exit” e per “Report”. Segue da anni la vicenda del suicidio di David Rossi con servizi che hanno avuto il merito di riaprire una prima volta le indagini e di mantenere l’attenzione su un caso di cronaca che tocca tutti i “poteri forti”. Nato a Reggio Calabria nel 1985, è specializzato in giornalismo investigativo, crimine organizzato e in particolare ‘ndrangheta. Nel 2010 ha pubblicato insieme a Felice Manti il libro “O mia bella Madu’ndrina” sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta al Nord, Premio “Rosario Angelo Livatino” 2011. L’anno prima gli incendiano l’automobile, gesto di matrice mafiosa.
Mattia Ammirati nasce a Oliveto Citra (SA) il 29 febbraio del 1988. Disegna e scrive da quando ha memoria. Si laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, città dove vive e lavora. Espone a Roma, Berlino, Siena e pubblica illustrazioni e fumetti.
Emanuele Bissattini, romano, classe 1977. Scrittore, sceneggiatore, autore, giornalista. Autore di romanzi noir – “Glock 17” e “47” per Round Robin editrice, “blu 32” per Robin editore – sceneggiatore de “Il Buio. La lunga notte di Stefano Cucchi”. Nasce giornalista di inchiesta sociale per il manifesto, l’Espresso e il Messaggero.