“Ribadiamo la nostra netta opposizione per questo intervento che rischia di provocare ancora più danni.” Sono queste alcune delle parole di critica rivolte da Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania,nei confronti del progetto di ripascimento del Golfo di Salerno
Con l’arrivo dell’estate ormai alle porte, ritorna prepotentemente d’attualità anche il grande progetto relativo agli interventi di difesa e di ripascimento del litorale del Golfo di Salerno che, come già accaduto in passato, ha trascinato con se la contrarietà degli esponenti di Legambiente Campania i quali nella giornata odierna hanno affidato le loro parole ad una nota firmata da Mariateresa Imparato, presidente dell’associazione.
“Il grande progetto “Interventi di difesa e ripascimento del litorale del Golfo di Salerno”– si legge nel testo- “ritorna in auge con la riammissione a finanziamento a valere sui fondi comunitari 2014-2020, ma stavolta monco di una parte degli interventi previsti in origine. Nei giorni scorsi sono state infatti riavviate le procedure per la realizzazione degli interventi limitatamente al tratto che va dalla foce del fiume Picentino alla località Magazzeno nell’ambito del territorio comunale di Pontecagnano Faiano. Come Legambiente ribadiamo la netta opposizione a questo intervento di artificializzazione del litorale con opere rigide, sottolineando che ora contraddice anche il presupposto fondante che ne aveva originariamente consentito l’approvazione e cioè di voler affrontare la problematica dell’erosione in chiave sistemica considerando la complessiva unità fisiografica che va da Salerno ad Agropoli. Inoltre l’attuale progetto non rispetta neppure le prescrizioni della Commissione VIA Regionale. Auspicavamo un progetto di sistema sostenibile, oggi questo intervento che non è più definibile neppure “Grande progetto” rischia di provocare ancora più danni.”