Salerno, scoppia un incendio nel carcere: tragedia solo sfiorata grazie all’intervento degli agenti della polizia penitenziaria
Salerno, momenti di panico, giovedì scorso, nel carcere di Salerno, dove un incendio è scoppiato in maniera improvvisa, provocando paura e terrore. Per fortuna la tragedia è stata solo sfiorata grazie all’intervento tempestivo degli agenti della polizia penitenziaria che nonostante le fiamme e il fumo, sono riusciti a mettere in salvo i detenuti. Sono stati quattro i poliziotti costretti a fare ricorso alle cure dei medici dell’ospedale “Ruggi d’Aragona” perché intossicati dal fumo respirato durante le operazioni di soccorso.
La dinamica
Secondo quanto riportato da Salernotoday.it, ad appiccare il fuoco è stato un detenuto algerino, arrestato per furti e ricettazione e sottoposto all’isolamento. L’uomo, utilizzando un accendino, ha dato alle fiamme vestiario, coperte e materasso della sua cella. Nel giro di pochi minuti le lingue di fuoco hanno avvolto l’intera cella creando anche una nube di fumo che ha interessato le altre celle.
“La situazione nelle carceri della Campania, dove oggi sono detenute 7.321 persone rispetto ai circa 6 mila posti letto è sempre tesa ed allarmante”– ribadisce il segretario generale del Sappe Donato Capece – “I numeri riferiti agli eventi critici avvenuti nelle celle delle carceri campane durante l’ anno 2017 sono inquietanti: 924 atti di autolesionismo, 99 tentati suicidi, 1.094 colluttazioni e 68 ferimenti. I suicidi in cella sono stati 5 e 20 i decessi per cause naturali. Sono state, infine, 14 le evasioni da penitenziari della Campania: una da istituto e 13 a seguito della concessione di permesso premio e lavoro all’esterno. E la cosa grave è che questi numeri si sono concretizzati proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della polizia penitenziaria”.