Salerno è la prima città in Europa ad ospitare la GrapeSEED Academy pensata per bambini che diventeranno bilingue
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Naoyuki Baba, presidente della GrapeSEED Media, venuto in Italia per l’apertura, a Salerno, della prima accademia europea a utilizzare il famoso metodo giapponese, ha incontrato questa mattina a Palazzo di Città il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli.
“Siamo felici – ha detto il presidente Baba – che l’Italia sia il primo Paese europeo a cogliere il valore del metodo GrapeSEED per l’apprendimento della lingua inglese. Poterla parlare fluentemente è ormai indispensabile per le nuove generazioni. Ma l’esperienza di questi lunghi anni ci ha insegnato che occorre prepararsi in tempo utile per raggiungere obiettivi importanti, quindi fin dall’infanzia. E’ ormai dimostrato che la capacità di diventare perfettamente bilingui è possibile solo partendo dall’acquisizione naturale della lingua nei primi anni di vita”.
“E’ con grande gioia – ha sottolineato il primo cittadino – che assistiamo all’apertura di questa accademia pensata per bambini che diventeranno bilingue. Per le future generazioni la competizione sarà altissima. Una realtà come questa sicuramente può essere uno strumento in più per eccellere ed essere competitivi nel mondo del lavoro. Salerno si attesta, ancora una volta, città europea. Non a caso è la prima città in Europa ad ospitare questa scuola. Ne siamo orgogliosi“.
GrapeSEED
È nato in Giappone all’inizio degli anni Sessanta, presso l’Istituzione scolastica Meysen Academy nella Città di Sendai. Il metodo ha preso forma e si è evoluto sulla base delle osservazioni e delle ricerche compiute dagli studiosi americani Stephen Krashen e Tracy Terrell, docenti rispettivamente presso le Università di Los Angeles e San Diego in California, consentendo a milioni di “studenti” di appropriarsi con successo della lingua inglese.
GrapeSEED è un programma di insegnamento che segue i principi dell’acquisizione naturale delle lingue con l’obiettivo di rendere i bambini effettivamente capaci di comprendere e parlare in inglese con la stessa naturalezza della lingua madre. In particolare, Il programma coinvolge gli “studenti” mediante la partecipazione ad una lezione con un insegnante-guida, dove la lingua inglese è introdotta e imparata con attività e materiali che non si focalizzano sulle regole grammaticali, ma sull’acquisizione del linguaggio attraverso l’ascolto e la comunicazione verbale. GrapeSEED porta alla familiarità con la lingua in tutti gli aspetti anche mediante canzoni, attività fisica, poesie, libri illustrati, schede fonetiche, schede con illustrazioni del vocabolario, racconti e cartoni animati. Questi materiali, realizzati dai creativi della GrapeSEED, si presentano in una infinita varietà di formati che sono selezionati attentamente per intrecciare e collegare i diversi elementi del linguaggio.
La Speed Up Academy – la realtà italiana che ha siglato un accordo per la divulgazione del metodo GrapeSEED in Italia – ha sede in viale Wagner 1/M al Parco Arbostella e accoglierà bambini dai quattro ai nove anni in locali pensati non solo per agevolare l’apprendimento, ma per il “piacere” da parte dei piccoli di frequentarli. Nata dall’esperienza di Kayo Fujiwara, giapponese di origine e italiana di adozione, laureata negli Stati Uniti e con esperienze lavorative in Giappone e in America, la Speed Up Academy ha aperto le porte mercoledì 20 settembre per portare la lingua inglese nella vita quotidiana degli “studenti” che la frequenteranno.
Appare ormai pacifico che uno dei vantaggi prodotto dal bilinguismo sia un maggiore capacità nella risoluzione dei problemi e nello svolgimento di più compiti contemporaneamente. E ciò intuitivamente appare comprensibile se si pensa che il cervello bilingue deve articolarsi tra due lingue che sono simultaneamente attive.
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