Home Eventi Salerno: Giorgia Wurth presenta “L’accarezzatrice”

Salerno: Giorgia Wurth presenta “L’accarezzatrice”

0
Salerno: Giorgia Wurth presenta “L’accarezzatrice”

Si è tenuta questa mattina, alle ore 11:30 presso il Salone dei Marmi del Palazzo di Città di Salerno, la conferenza stampa di presentazione del libro sull’assistenza sessuale ai disabili di Giorgia Wurth: L’accarezzatrice

giorgia wurthAll’incontro hanno partecipato, oltre alla giovane autrice, il consigliere comunale Gianluca Memoli e il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca.

Giorgia Wurth nel suo libro: “L’accarezzatrice” affronta una tematica molto delicata, quella dell’assistenza sessuale alle persone diversamente abili, argomento ancora tabù per l’Italia. Il testo si ispira a storie reali ed è stato costruito grazie alle testimonianze di Max Ulivieri (Love Ability.it) e Lorenzo Fumagalli.

Il libro racconta la storia di Gioia che di mestiere fa “l’accarezzatrice”, ovvero l’assistente sessuale, offrendo alle persone disabili la possibilità di conoscere il proprio corpo attraverso atti di intimità e masturbazione. In Svizzera, Danimarca, Olanda e Germania da oltre dieci anni è un lavoro come tutti gli altri, mentre in Italia ancora non esiste questa figura professionale.

Nella presentazione, sia Gianluca Memoli (anch’egli affetto da disabilità), che il Sindaco De Luca, hanno sottolineato l’importanza e la necessità di affrontare e porre l’attenzione su un tema come l’assistenza sessuale alle persone diversamente abili.

Dopo di loro è intervenuta Giorgia Wurth, che ha descritto il suo progetto editoriale e i motivi che l’hanno spinta a sezionare un mondo così complicato e un tema così delicato.

Gioia, la protagonista del libro, ex infermiera soffocata dalla crisi e da una recente delusione sentimentale, incontra Paolo, un ragazzo autistico, che decide di aiutare guidandolo alla scoperta della sua sfera sessuale. Poi s’imbatte in Fabio, disabile gay di vent’anni che vive una doppia difficoltà, sessuale e familiare, vista la difficoltà di svelare al padre la sua omosessualità. Ma anche una coppia affetta da Sla, è la moglie Rosaria a chiamare Gioia per riuscire a soddisfare i desideri del marito, non essendo più in grado di dare piacere al suo uomo. E tante madri, che decidono di limitare il disagio dei propri figli disabili chiedendo l’aiuto di Gioia.

[ads2]

Nel libro sono tante altre le storie, realistiche e documentate in modo preciso anche dal punto di vista medico, in cui viene coinvolta Gioia, che con la delicatezza di una carezza riesce ad entrare in mondo non da tutti conosciuto nel suo risvolto più intimo e segreto, fatto di difficoltà che vanno ben oltre le barriere che la società impone.

Un mondo fatto di persone fragili, i cui desideri non possono essere limitati dalla repressione del piacere corporeo, solo perché costretti a sperimentare il sesso in modo diverso. Privare queste persone della gioia di provare l’emozione della vicinanza corporea con un partner è un atto ingiusto e privo di umanità, che spesso debilita psicologicamente il disabile, aumentandone il senso di esclusione e l’impossibilità di poter condurre una vita “normale”.

Giorgia Wurth, con il suo libro, è voluta andare oltre facili e banali pregiudizi, dando finalmente spazio a un mondo fatto di ostacoli, di paure spesso taciute, ma anche di tanto coraggio e di una dignità che va tutelata e difesa in ogni ambito della vita.