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Salerno, passione o pericolo gioco d’azzardo?

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Salerno, passione o pericolo gioco d’azzardo?

A Salerno da sempre il gioco d’azzardo viene praticato, ma ad oggi secondo gli ultimi dati rilevati e resi noti in un recente convegno è in crescita l’allarme ludopatia

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Salerno, sembrerebbe che a giocare nel 2016 sia stato circa il 54 % degli abitanti, di cui molti sarebbero giovanissimi. Questi dati sono stati resi noti in un recente convegno tenutosi a Salerno dall’Unione per la difesa dei consumatori.

Altro dato importante è quello sui minori, sembra infatti che nella Regione Campania, tantissimi siano i bambini alle prese con il gioco, addirittura già a 11 anni, grazie agli smartphone ed ai tablet.

Un rischio che bisogna imparare a fronteggiare con una corretta educazione, sia per quanto concerne l’uso smodato dei device mobili, sia per quanto riguarda il gioco.

I minorenni che giocano d’azzardo eludono troppe leggi: il gioco, infatti, è vietato ai minori di 18 anni, la comunicazione di tutti è chiara e se non si è certi basta guardare uno degli ultimi siti online nati, Bet365.

Per un ragazzino i siti e le sale da gioco sono una trasgressione. Colori accesi ed ammiccanti, possibilità di vincere soldi è qualcosa che attira, molto spesso le sale gioco sono diventate il rifugio ideale per chi intende marinare la scuola, anche se la nuova moda è giocare online; infatti, non serve nemmeno avvicinarsi alle slot machine o entrare di soppiatto in una sala gioco, basta collegarsi alla rete ed iniziare a giocare.

E’ un triste primato quello della Campania, seconda regione d’Italia per gioco d’azzardo minorile, e ciò è da sempre segnalato dalle associazioni facenti parte del comitato “Mettiamoci in Gioco”, creato da una piattaforma di intesa che vede al lavoro Federconsumatori Campania, Libera Napoli, La Casa Sulla Roccia e un lungo elenco di avvocati e psicologi. A cadere nelle maglie del gioco d’azzardo non legale spesso sono minori con alle spalle difficili storie familiari, ragazze e ragazzi che cercano un facile introito come riscatto sociale, ma dopo poco, si trovano ad essere ammalati.

Secondo i dati raccolti dal MEF, la Regione Campania è infatti al secondo posto in Italia per il numero di giovani che soffrono di Gioco d’azzardo patologico, per questo motivo viene richiesto alle principali città, Napoli e Salerno, un maggiore impegno sulla vigilanza degli orari di apertura delle sale e sul giusto controllo di chi frequenta i locali.

Il vero problema, però, non è tanto l’orario di apertura delle sale, ma la facilità dei minori di utilizzare dati falsificati per utilizzare i siti web: serve una maggiore vigilanza delle famiglie ed una massiccia sensibilizzazione della cittadinanza.

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