Alla vigilia di ferragosto i militari del Gruppo di Salerno nel corso di un servizio finalizzato al controllo del territorio, hanno sottoposto a sequestro 113 chilogrammi di novellame di triglie pescato illegalmente
Il prodotto ittico, occultato tra diverse confezioni di pesce regolarmente detenute, è stato scoperto all’interno di un Fiat Ducato condotto da un salernitano titolare di una pescheria (ubicata in Salerno) mentre si accingeva a uscire dal locale Porto Commerciale.
In particolare il pescato risultava di misura inferiore alla taglia consentita dalla normativa vigente e privo di qualsiasi documentazione ufficiale attestante l’effettiva provenienza e tracciabilità.
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Il trasgressore è stato quindi denunciato a piede libero alla locale Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art. 7, comma 1, e dell’art. 8 del D.lgs. 4/2012 (Misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura) mentre il pescato, è stato sottoposto a sequestro e affidato in giudiziale custodia al Mercato Ittico di Salerno.
L’indiscriminato sfruttamento del novellame è da tempo vietato dalla normativa comunitaria in quanto questa forma di pesca illegale costituisce un danno non solo alla stessa categoria dei pescatori professionali e di quanti, in modo legale, dal mare traggono risorse per il loro sostentamento, ma anche all’equilibrio dell’ecosistema marino, in quanto con lo sfruttamento indiscriminato dei fondali marini e la cattura del novellame e di pesce sottomisura s’impedisce alle specie ittiche dei nostri mari di raggiungere la taglia minima per la riproduzione.