In occasione della festa della donna fasci di fiori ai piedi dell’opera “26 rami spezzati” di Pietro Lista e Giovanni De Rosa, il sindaco di Salerno: “È un ricordo che va tenuto vigile e sveglio”
In occasione della Festa della donna, questa mattina, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e l’assessore alle Politiche Sociali, Nino Savastano hanno deposto un fascio di mimose dinanzi l’opera “26 rami spezzati” di Pietro Lista e Giovanni De Rosa eretto nel cimitero monumentale di Salerno, in ricordo delle 26 giovani migranti sbarcate senza vita in città. Fasci di mimose sono stati deposti anche sulle tombe delle ragazze che hanno trovato sepoltura nel cimitero salernitano.
“Il Comune di salerno – ha spiegato il sindaco Napoli – si è fatto carico di una tragedia immane: al cimitero di Salerno ospitiamo dieci donne, una delle quali era anche incinta. E’ un ricordo che va tenuto vigile e sveglio. Dimenticare è la peggiore cosa che possa accadere: non è giusto e non è umano. Il sacrificio di queste donne è un atto intollerabile e ingiustificabile. Può avere un senso nel ricordo e può essere utile solo come monito per chi scrolla le spalle e si gira dall’altra parte. C’è una spinta xenofoba nel Paese ma Salerno vuole viaggiare in controtendenza: ci sono delle tragedie che vanno guardate diritto in faccia. Ci sono dei valori non negoziabili, su tutti l’accoglienza e la tolleranza. Qualche piccolo gesto simbolico può essere utile alla democrazia. A differenza della tragedia della Shoah, qua nessuno può dire non sapevo“.
Secondo l’assessore comunale alle Poitiche sociali, Nino Savastano:”Questa resta una ferita aperta per la nostra città. Arrivarono a Salerno giovanissime donne in un momento in cui il porto della nostra città era stavo individuato dal Ministero quale porto di sbarco. Abbiamo accolto piú di 22mila persone e 500 minori non accompagnati. Ringraziamo il fioraio Enzo Carrella che ha voluto donare questi fasci di mimose“