Ecco il nuovo testo d’autore che vi stupirà: “Dall’Amore alla Morte passando per il Mare” si ispira a Salerno, e ha la firma di Valeriano Forte
Valeriano Forte è una delle penne più originali e creative della Salerno giovane. Dinamico, incisivo, coinvolgente, il suo modo di fare poesia è un po’ come lui: non cessa mai di stupirci. Proprio per questo, abbiamo deciso di segnalarvi in anteprima la sua recente pubblicazione: “Dall’Amore alla Morte passando per il Mare“, che si avvale del prezioso contributo di Jack Hirschman e coglie nel segno la società contemporanea, ma con sagacia.
Già esperto performer, Forte è uno degli animatori italiani di 100mila Poeti per il Cambiamento, un evento culturale seguito in tutto il mondo. Scrittore instancabile, è tra i fondatori dell’Associazione salernitana Felix Cultura e cura la rubrica “La Biro
Labirinto” sul free press Kayenna Schegge metropolitane. Come poeta, si schiera sempre dalla parte del vero e i suoi versi raccontano le ingiustizie, i soprusi, le fragilità con cui siamo quotidianamente costretti a confrontarci. Le sue poesie, però, recano sempre un messaggio d’amore con la sua imprescindibile morale; un amore “di cui abbiamo bisogno per segnare una nuova rotta, ed evitare di naufragare definitivamente nei pensieri, alla deriva di un nichilismo che morde sempre più”.
“Dall’Amore alla Morte passando per il Mare” è il suo primo libro edito da Arduino Sacco Editore, arricchito dai pregevoli scatti di Marco Moscato e dalla prefazione di Jack Hirschman, uno tra i principali esponenti della beat generation nella Los Angeles anni ’60 e grande attivista culturale. La raccolta presenta agli occhi del lettore un percorso che si snoda attraverso 4 temi fondamentali (Acqua, Donne, Poesia e Gente del Sud) fino a giungere ad una catarsi che si esplica nella metafora stessa dell’esistenza, vincendola grazie alla forza dell’Amore, perché ormai viviamo “in un tempo di stanche abitudini / in cui gli uomini han perso speranza“.
In quest’opera, il tema del mare come “sangue della terra” sembra ispirarsi allo splendore della tua Salerno. Cosa rappresenta nelle tue poesie l’elemento acqueo?
Il tema del mare è come un legame simbiotico, lo sento da sempre: ho necessità del mare, di scorgere il suo orizzonte, e poi quale metafora più calzante del mare per raccontare l’esistenza? Sono convinto che chi nasce in una città di mare non può più farne a meno, un po’ come nelle città con il forte vento in cui per forza si diventa pazzi.
Nel tuo libro sono presenti 10 scatti fotografici molto particolari; ti piace esprimerti anche attraverso le immagini?
Sì, spesso mi esprimo anche attraverso la fotografia, che è ugualmente una forma di poesia. Ogni cosa è Poesia per me: per questo ho chiesto ad un giovane artista e fotografo napoletano, Marco Moscato, di raccontare in 10 scatti il titolo della raccolta, “Dall’Amore alla Morte passando per il Mare”. Non volevo assolutamente svilire né i versi, né la fotografia, per cui gli scatti non potevano raccontare le poesie, bensì esprimere una voce sullo stesso tema. In questo modo, il libro diventa qualcosa in più, un piccolo libro d’artista al di là delle parole. Le immagini raccontano le tematiche dell’Acqua, della Vita, dell’Amore e della Morte.
Come può l’amore giungere alla morte attraverso l’amore? Qual è il messaggio nascosto tra le righe?
Il titolo racchiude in sé un racconto esistenzialista, è la Vita stessa, con il valore aggiunto del mare che per me, persona del sud e abitante di una città di mare, significa molto. Inoltre avverto spesso una condizione di bellezza e dannazione che caratterizza tutta la Gente del Sud, e alla quale neanch’io potrei essere indifferente. Per quanto riguarda la Morte, invece, nella fattispecie ironizzo su qualcosa che posso solo lontanamente immaginare, per cui le Poesie legate a questa tematica – e cioè quelle nell’ultima sezione – sono più ironiche rispetto alle precedenti. Dall’Amore alla Morte è un percorso di vita, il mare è il filo che intesse tutto! Una sorta di parabola, dunque, percorre il racconto del libro, ironizzando poi nella conclusione.
Jack Hirschman definisce la tua poesia “coraggiosa e assertiva”: quali sono le peculiarità, anche stilistiche, che ti distinguono da altri poeti?
Non saprei davvero definirmi: a volte sono ermetico, ma spesso comunque molto vicino ad un certo tipo di poesia statunitense, perché i miei pensieri si esprimono anche attraverso metafore. In questo modo possono giungere a tutti, soprattutto a chi una poesia non la leggerebbe neanche. Spesso la mia scrittura diventa sensibilizzazione, per cui scrivo anche Poesia Civile. Per quanto riguarda la punteggiatura, invece, non la uso: preferisco adoperare le minuscole ad inizio verso o quando precedentemente intendo la virgola, mentre la maiuscola intende un punto precedente. Il punto, poi, lo metto solo alla fine!
A quando la presentazione del testo?
Il libro è già acquistabile online dal sito di Arduino Sacco editore o in tutte le librerie su territorio nazionale ed internazionale. La prima presentazione salernitana si terrà molto presto, a dicembre, ma intanto potete visitare la pagina Facebook dedicata.
Un vero libro d’autore, dunque, ricco di riferimenti che fanno riflettere ed emozionare attraverso le tracce nascoste nella lente del quotidiano. Son tempi duri per i poeti, ma noi auguriamo a Valeriano Forte d’incontrare il suo pubblico con la stessa determinazione celata in questi versi:
“A faccia in giù/ in questo muto meraviglioso mondo / ho viaggiato con una buona scorta d’aria / Ora solo nel sole / solonelsole“.