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A Salerno il Convegno “Internazionalizzazione delle Imprese italiane”

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A Salerno il Convegno “Internazionalizzazione delle Imprese italiane”

L’A.I.I.M. (Associazione Italiana Imprese nel Mondo) porta a Salerno l’Ambasciatore Italiano in Macedonia e il Ministro del Commercio Estero della Macedonia per il convegno “Internazionalizzazione delle Imprese italiane”

[ads1]Presso la Camera di Commercio di Salerno si è svolto il convegno organizzato dall’A.I.I.M. (Associazione Italiana Imprese nel Mondo), nato dalla collaborazione tra diverse persone. A presiederlo, il presidente della stessa associazione, nata pochi mesi fa, il Prof. Giuseppe Funicelli che spiega come “le imprese devono avere una visione che va al di là del territorio in cui operano, uscendo dai mercati locali per avere uno sguardo ai mercati vicini, l’Italia è trai paesi più tassati d’Europa. L’associazione vuole essere un punto di riferimento creando una rete territoriale. Per gli associati si creerà una community e offrirà alle imprese il sostegno necessario per fare business. Corsi dedicati a giovani laureati che vogliono specializzarsi in internazionalizzazione dell’impresa”.

internazionalizzazione

Oltre al presidente dell’associazione, hanno preso parte al convegno “Internazionalizzazione delle Imprese italiane” al tavolo dei relatori, e ricevuto la targa realizzata da Ceramica d’Arte, anche il vicepresidente Martino Passannanti, Roberto De Luca – responsabile del progetto Innovazione e Sviluppo della Provincia di Salerno –  Alfredo Cestari – presidente della Camera di Commercio Italo-Africa – Massimo Belletti – Ambasciatore d’Italia in Macedonia – e Jerry Naumoff – Ministro del Commercio Estero della Repubblica di Macedonia.

L’ambasciatore Belletti pone l’attenzione sull’internazionalizzazione: “Questo termine vuol dire ricerca all’estero di nuove opportunità per ampliare il proprio mercato. Tra Macedonia e Italia c’è una grande sinergia, sono complementari come produzione, tra l’altro è un Paese vicino, siamo a soli 300 km tra i due confini quindi c’è la vicinanza geografia. Noi siamo già un partner, esistono tutti i presupposti per sviluppare questa collaborazione perchè la Macedonia propone ottime condizioni, ci sono tante realtà industriali e commerciali aperte. È una Paese con nicchie di eccellenza, in forte crescita, diciamo che è come se fosse l’Italia degli anni ’60. Il ruolo delle ambasciate è quello di essere interlocutore nei confronti del governo , ma interveniamo anche per fornire una visione e una panoramica a chi è interessato ad affacciarsi al paese. Il sistema in cui l’ambasciata coordina le presenze del territorio è come se fosse un ufficio commerciale e individua le aree dove è possibile investire. Non ci sono costi e due ore di tempo per aprire un’attività. Pur non facendo parte dell’Unione Europea, la Macedonia ha diritto a fondi destinati al settore di azione e sport che possano favorire anche gli studenti“.

naumoff

Parola poi il Ministro Naumoff: “Sono molto contento e orgoglioso di essere qui, Salerno è uno dei posti più belli del mondo con cui abbiamo tantissimo in comune: la personalità della gente, la storia e la cultura. Sono cresciuto negli Stati Uniti e, prima di diventare Ministro, non ho avuto nessuna esperienza istituzionale nel governo o politica, ero imprenditore. La mia missione è attrarre gli investimenti in Macedonia per creare più occupazione. Ci sono due filosofie possibili per un governo, vedere gli imprenditori come un nemico oppure no. Noi prediligiamo la seconda opzione, infatti per la Macedonia le imprese sono un pilastro della società, un modo per aumentare l ‘occupazione e migliorare l’economia. Da sempre la Macedonia ha una posizione geografica favorevole, ha i costi operativi più bassi d’Europa, manodopera qualificata e disponibile, garanzie costituzionali. Ci sono inoltre strutture commerciali disponibili, infrastrutture eccellenti, accesso di libero scambio, incentivi finanziari attrattivi, stabilita macroeconomia e politica sicura. Il sistema fiscale è attraente, per le aziende che aprono lì per dieci anni non si pagano tasse, c’è anche un contributo di mezzo milione di euro al compimento dei lavori“.

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