La Guardia di Finanza di Salerno ha scoperto un caso di indebita percezione di contributi Covid a fondo perduto
Nell’ambito dei controlli per verificare il regolare accesso al contributi pubblici a fondo perduto, i finanzieri del Comando Provinciale di Salerno hanno segnalato gli amministratori di una società della zona che aveva illecitamente percepito oltre 50 mila euro.
I finanziamenti, previsti dal “Decreto Rilancio” n. 34 del 1 9 maggio 2020 per sostenere i tanti imprenditori colpiti dalla crisi economica post-pandemia, consistono nell’erogazione di una somma di denaro senza obbligo di restituzione commisurala alla diminuzione di fatturato subita a causa dell’emergenza epidemiologica. Sono finiti così nel mirino delle Fiamme Gialle della Compagnia di Cava de’ Tirreni, coordinati dal sostituto dott. Davide Palmieri, un commercialista e i due titolari di un’impresa del settore edile che erano riusciti ad ottenere il beneficio certificando minori introiti per l’anno 2020.
Per far risultare tali “perdite”, i tre indagati, tutti di origine cavese, avevano fittiziamente documentato i relativi al 2019 nettamente più alti, utilizzando a questo scopo una Fattura falsa, emessa per un importo superiore a trecentomila euro.
Grazie agli accertamenti bancari, è stato tra l’altro appurato che il materiale ideatore della frode era il consulente fiscale, tenutario delle scritture contabili, a favore del quale sono risultati diversi bonifici mentre il formale rappresentante della società era, nei fatti, un mero “prestanome”, allo stato irreperibile. I militari hanno inoltre ricostruito le modalità di trasferimento e reimpiego del denaro illegalmente ricevuto dal lo Stato, investito in attività economiche comunque riconducibili alla stessa impresa di costruzioni.
Al termine delle indagini, su disposizione della Procura della Repubblica di Nocera Inlèriore, diretta dal Procuratore Antonio Centore, i Finanzieri hanno cosi proceduto al sequestro di liquidità e titoli, nella disponibilità dei responsabili e della società, per un valore complessivo di circa 55.000 euro, corrispondenti all’intero contributo indebitamente percepito.
L’azione svolta ogni giorno dalla Guardia di Finanza contribuisce alla tutela del bilancio nazionale, per una giusta distribuzione delle risorse pubbliche, la quale sola stimola la crescita produttiva ed occupazionale, per arginare l’impatto negativo dell’attuale congiuntura socio-economica.