Lo studio condotta dall’Università Cattolica di Milano sulle Pubbliche Amministrazioni relativo ai pagamenti effettuati conferma che il comune di Salerno è in cima alla classifica dei cattivi pagatori
Un triste primato quello del comune di Salerno: è in cima alla classifica nazionale dei cattivi pagatori.
È il dato che emerge da uno studio condotto dall’Università Cattolica di Milano circa i pagamenti effettuati, dalle P.A., nei limiti temporali previsti dalla legge. L’Amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Napoli paga con un ritardo di circa 108 giorni rispetto alle scadenze.
I dati
I comuni sopra i 60mila abitanti sono in larga parte cattivi pagatori. Tra i comuni più lenti compaiono i comuni di Salerno, Alessandria (99 giorni) e Andria (96 giorni). Si distinguono invece come ottimi pagatori i comuni di Verona (28 giorni di anticipo rispetto alla scadenza), Trento (24) e Bergamo (18).
A parlare in merito è stato il capogruppo di Forza Italia, Roberto Celano: “L’Amministrazione Comunale di Salerno paga con un ritardo di 108 giorni rispetto alle scadenze i propri fornitori, contribuendo a mettere in ginocchio aziende e, dunque, l’economia locale. In occasione della recente approvazione del Conto Consuntivo 2018 misi in risalto l’incredibile difficoltà dell’Ente a far fronte ai propri impegni, nonostante il massiccio ricorso all’opportunità fornita dal D.L. 35 ed a normative più recenti, con consistente indebitamento con la Cassa Depositi e Prestiti per qualche centinaia di milioni di euro per pagare i fornitori e nonostante il perenne ingente ricorso all’Anticipazione di Tesoreria, ormai utilizzata come fonte ordinaria di finanziamento per l’Ente. Il Comune di Salerno versa, ormai, in uno stato di dissesto mascherato. Si sprecano risorse, si tartassano i contribuenti, si offrono servizi indecenti alla cittadinanza. È ormai giunto il momento di togliere il disturbo.“