Salerno Comicon, la III edizione consacra il successo della manifestazione in città. Spopola il Comicon Cosplay challenge.
Ultimo giorno di questa terza edizione del Salerno Comicon. Complesso di S. Sofia, Chiesa dell’Addolorata e Teatro Augusteo trasformati in vignette e fumetti avveniristici. C’è il manga e la scuola italiana, i giochi e le proiezioni ed un intrattenimento continuo per tutte le età.
Ieri, ad inaugurare la giornata conclusiva, l’omaggio a Trumoon, la rivista a fumetti edita tra il 1982 e il 1986, prodotta da alcuni fumettisti salernitani che in seguito hanno lavorato per la Sergio Bonelli editore. 30 anni dopo, quindi, il doveroso riconoscimento del Salerno Comicon a Trumoon ed ai suoi artisti. In sala eventi, inoltre, l’incontro con Enzo Rizzi, fumettista e disegnatore del rock che ha voluto dare un volto alla cosiddetta “Maledizione del Rock”.
La proiezione della domenica, in collaborazione con il Giffoni film Festival, è stata quella del film di Titeuf, il personaggio che mostra la visione che i bambini hanno nei confronti delle attitudini e delle istituzioni degli adulti.
Spettacolo nello spettacolo è stato sicuramente il Comicon Cosplay challenge: numerosi figuranti travestiti dai personaggi dei fumetti hanno invaso il Salerno Comicon e si sono sfidati, contendendosi l’accesso alla finale nazionale di aprile a Napoli ed un soggiorno a Londra per le finali europee di Eurocosplay 2014. Altro ospite d’onore è stato Tito Faraci, il popolare fumettista, autore di numerose storie: da Topolino a zagor, da Diabolik a Dylan Dog, nonché dell’Uomo Ragno, Devil e Capitan America.
Partecipare al Salerno Comicon vuol dire entrare in un mondo nuovo, diverso. Possibile da immaginare ma anche da vivere ed interpretare. Ogni personaggio, ogni manga, ogni eroe ha una storia; molto umana anche se fantastica. Bisogna calarsi nella parte e lasciarsi andare. Chi sogna disegna, dice il calendario Comix. Chi sogna interpreta anche. Ed è così che diventa naturale osservare i fumetti, le bozze, scoprire i personaggi, mangiare il ramen, ammirare i cosplay come se fosse la cosa più semplice da fare. È la magia del fumetto e del gioco, che ti rapisce e regala un po’ d’incanto. È la magia di Salerno Comicon che ti fa essere uomo e bambino allo stesso tempo.