I consiglieri di maggioranza del comune di Salerno: “In un momento complicato come questo, l’inutile polemica e l’assurda proposta del contapersone sono espressione del peggior populismo e della peggior demagogia“
In una nota comune, Salerno identitaria e Protesta popolare salernitana denunciano le restrizioni adottate dal comune.
“Sono passate solo poche ore dalla nuova ordinanza regionale che subito il comune di Salerno si è allineata ai nuovi dettami con misure più restrittive, infatti da questo fine settimana fino al 3 dicembre resteranno chiusi nei weekend il lungomare e le ville comunali per evitare pericolosi assembramenti di cittadini.
Noi – continuano gli esponenti di Salerno identitalia e Protesta popolare Salernitana – non siamo d’accordo perché da sempre il lungomare così come pure le ville comunali della città, oltre ad essere luoghi di socialità, sono luoghi salubri e distensivi per i cittadini salernitani che, all’ombra di piante tipicamente mediterranee o lungo la promenade cittadina, si rilassano e respirano la tonificante brezza marina. Il sindaco Napoli che per tutta l’estate ha lasciato che si contravvenisse alle regole del distanziamento sociale invece adesso considera solo l’aspetto negativo di questi luoghi quando i giovani si accalcano durante la movida notturna. Di contro, riteniamo importante approfittare di queste calde giornate dell’estate di San Martino per ritemprare il fisico respirando aria pulita e per questo motivo, invitiamo i Salernitani ad un atto di disobbedienza civile andando a passeggiare a Giovi, Rufoli ed Ogliara ossia i rioni collinari che in fatto di salubrità e aria buona non sono da meno della più famosa lungomare; però, all’amministrazione comunale chiediamo una seria opera di riqualificazione del territorio in quanto, in queste zone mancano l’illuminazione pubblica, piste ciclabili e marciapiedi per favorire tale attività.”
“È necessario cambiare rotta e pensare di più ai cittadini perché fino ad oggi – conclude la nota – non si è fatto altro che distribuire prebende e regalie ai soliti noti che non hanno fatto e continuano a non fare nulla per la nostra città.”
La risposta della Maggioranza
“L’inutile e pretestuosa polemica sorta sulla chiusura del lungomare cittadino impone alcune considerazioni, volte a far chiarezza sui motivi alla base del provvedimento. Siamo in un momento molto delicato; questa seconda ondata di pandemia può essere fermata solo con una decisa presa di coscienza e la convinta assunzione da parte di ciascuno di noi di comportamenti responsabili.
La chiusura di un lungomare, di una villa o piuttosto di una piazza, sono segnali affinché i nostri cittadini comprendano la serietà del pericolo e limitino le occasioni di contatto allo stretto necessario, evitando uscite superflue ed assembramenti che possano agevolare la propagazione del contagio. Abbiamo inteso evitare scene come quelle verificatesi sul lungomare di Napoli, di una pericolosità estrema, dimezzando gli spazi e le opportunità di assembramento ed invitando, quindi, tutti i cittadini ad un prudenza assoluta. Sul Corso Vittorio Emanuele è stato anche previsto il servizio dei volontari della Protezione Civile per garantire il regolare e sicuro deflusso delle persone.
Confidiamo che la Città risponda, come sempre, con grande compostezza ed invitiamo tutti ad osservare le misure con il consueto senso di responsabilità. In un momento complicato come questo, l’inutile polemica e l’assurda proposta del contapersone sono espressione del peggior populismo e della peggior demagogia.”
Tale risposta è stata controfirmata dai consiglieri Antonio Carbonaro, Paola De Roberto
Horace Di Carlo, Alessandro Ferrara, Antonio Fiore, Ermanno Guerra, Rocco Galdi, Lucia Mazziotti, Pasqualina Memoli, Sara Petrone, Fabio Polverino, Felice Santoro e Luca Sorrentino.