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Da Salerno doppia candidatura per il Patrimonio UNESCO

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Da Salerno doppia candidatura per il Patrimonio UNESCO

Al lavoro per la doppia candidatura di Salerno nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. L’idea è stata di Domenico Nicoletti

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A Salerno, da qualche giorno, c’è speranza per la candidatura UNESCO del “Regimen Salernitanum e Hortus Sanitatis“. L’idea è di Domenico Nicoletti, docente di Gestione e Salvaguardia delle Aree Protette per la Facoltà di Scienze Ambientali presso l’Università degli studi di Salerno e direttore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

La sua proposta è stata accolta dal Comune di Salerno che ha deciso di dare il via al procedimento, di certo non facile, per far rientrare due tesori di Salerno, che in realtà ne rappresentano uno, nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.

Regimen-Salerno-Patrimonio-UnescoAl team di studio composto da Nicoletti, Ermanno Guerra (assessore del Comune di Salerno alla Cultura e al Turismo) e Luciano Mauro (curatore dei Giardini della Minerva) è stato affidato il compito di gestire tutte le fasi procedurali per accedere alla lista rappresentativa.

Il primo tesoro salernitano è poco conosciuto. Si tratta di un trattato in latino, noto agli specialisti del settore, dal titolo Regimen Sanitatis Salernitanum, che tradotto in italiano sta per “Regola Sanitaria Salernitana“.

Il trattato, scritto nell’ambito della Scuola Medica Salernitana, risale al  XII-XIII secolo anche se ci sono fonti che lo datano 1050. Nell’opera, oltre a precise norme igieniche da tenere, ci sono indicazioni terapeutiche di cibi ed erbe.

Il secondo tesoro salernitano  sorgeva su un sito turistico noto oggi a cittadini e turisti.

unesco-salerno-giardino della minervaSi tratta dell’Hortus Sanitatis appartenente alla Scuola Medica Salernitana; non tutti sanno che si tratta del più antico orto botanico europeo appartenente alla famiglia del medico Matteo Silvatico, luogo dove si coltivavano piante per l’utilizzo terapeutico e si svolgevano diverse attività didattiche. Oggi al suo posto c’è il Giardino della Minerva, un orto didattico unico nel suo genere.

La candidatura patrocinata dal Comune di Salerno riguarda quindi non un luogo fisico, ma l’attività culturale promossa dalla Scuola Medica Salernitana, di cui ancora oggi si parla. Un patrimonio culturale immateriale davvero unico!

Con una delibera, il Comune ha voluto chiarire la motivazione culturale alla base della candidatura salernitana per riuscire ad investire, come si sta facendo da anni, su studi inerenti la Scuola Medica Salernitana. 

L’augurio nostro è che la proposta venga accettata e che, nella lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco, ci sia anche la Scuola Medica Salernitana, fiore all’occhiello della città.

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Con una laurea in filosofia specialistica appesa al muro e una tesi su intersoggettività e comunità nella "Critica del Giudizio" di Kant nel cassetto, mi sono innamorata dell'affollatissimo mondo della comunicazione e dei social network. Appassionata di fotografia e viaggi, sono sempre pronta a partire per poi raccontare! Mi diverto, nel tempo libero, a scrivere favole e racconti che un giorno forse pubblicherò. Il mio motto, preso in prestito dal passato, è "Sapere Aude!"