Home Attualità Salerno, buche e lesioni nell’asfalto: 318 richieste di risarcimento

Salerno, buche e lesioni nell’asfalto: 318 richieste di risarcimento

0
Salerno, buche e lesioni nell’asfalto: 318 richieste di risarcimento

Salerno, buche e lesioni nell’asfalto: 318 richieste di risarcimento e circa 160 denunce

Il Comune di Salerno citato in giudizio per danni: 318 richieste di risarcimento e circa 160 denunce per cadute causate da grosse buche stradali, dossi, marciapiedi sconnessi e profonde lesioni nell’asfalto.

Da quanto riportato da il Mattino, a partire dalla fine dell’anno appena passato, le richieste di risarcimento sono state 318, con una particolare incidenza soprattutto fra settembre e dicembre.

 

Nel periodo autunnale infatti, al Comune di Salerno sono state presentate 160 denunce, circa una al giorno. Nel resto dell’anno invece, l’andamento delle cause intentante da cittadini è stata di 20 al mese. Il costo per il Comune ha superato nettamente i 700mila euro, un carico davvero pesante per le casse dell’ente.

Presidente Antonio Cammarota: “Vogliamo conoscere tutte le spese e le gestioni legali dei contenziosi”

Si è riunita questa mattina la commissione consiliare Trasparenza, retta dal Presidente Antonio Cammarota. Il Presidente ha deciso di richiedere all’ufficio legale del Comune di Salerno un dettagliato report circa il contenzioso con i cittadini salernitani per il risarcimento danni per buche e crepe nell’asfalto, nonché sulla gestione legale delle istanze risarcitorie.

“Sembrerebbe che vi sia stata un’impennata nelle cause del risarcimento, anche per effetto della giurisprudenza favorevole al danneggiato, mattonelle sconnesse e radici degli alberi non curate che determinano il rialzo del manto stradale e quindi il pericolo di caduta dei cittadini. La mancata riparazione delle strade espone il Comune a richiesta di risarcitorie legittime, ove provate, e quindi a un grave danno erariale per il doppio esborso, di ripristino dell’asfalto e di risarcimento del danno- conclude Cammarota- nondimeno la Commissione intende conoscere come e da chi vengono gestiti i contenziosi”.