Durante il tour nella Salerno ‘abbandonata’, le associazioni chiedono maggiori controlli e l’istituzione della ZTL nell’area del Trincerone Est
I presidenti delle associazioni “Salute e Vita” ed “Help tutela e sostegno dei consumatori”, rispettivamente Lorenzo Forte e Nadia Bassano, nel tardo pomeriggio di ieri hanno effettuato un sopralluogo, insieme alla popolazione e congiuntamente al capogruppo consigliere comunale di “Salerno di Tutti”, Gianpaolo Lambiase, da sempre impegnato nella tutela dell’ambiente e del verde pubblico, presso il nuovo Trincerone Est, evidenziando la grave condizione di degrado in cui versa quest’ultimo.
Un tratto di strada presentato come un’opera rivoluzionaria, costato alla collettività milioni di euro – provenienti dalle nostre tasse – ed inaugurato nemmeno tre mesi fa in pompa magna dal presidente De Luca, dal sindaco Napoli e dai suoi assessori, che è diventato l’ennesimo simbolo di un’amministrazione comunale che ormai vive di propaganda.
A distanza di nemmeno tre mesi dall’inaugurazione del 23 aprile, lo scenario che si presenta in questa area è quello di piante arse dal sole ed erba secca, impianto delle pompe di irrigazione che non è mai andato in funzione, pavimentazione di erba in plastica con i giochi per bambini che sotto il sole cocente diventano un forno, così come le panchine che sono sprovviste di una copertura per il sole, il vento e la pioggia, ed una sporcizia diffusa. Non c’è inoltre alcun controllo né segnaletica ad indicare che si tratta di una zona pedonale: i residenti raccontano di corse in motorino notturne e scorribande di giovani che hanno già scheggiato le rampe di legno. Salerno si conferma la città delle inaugurazioni e non delle manutenzioni, dell’incuria della pubblica amministrazione e della mancanza di rispetto per la natura.
Nella giornata di ieri, con un post su Facebook, il sindaco Napoli ha lamentato che gli impianti di irrigazione delle aiuole e degli spazi verdi del Trincerone Est fossero stati “vandalizzati”.
Ben diversa la versione delle associazioni: “Questo non è quello che ci hanno detto decine di residenti del posto, i quali ci hanno raccontato che questi impianti non sono mai stati messi in funzione e che, addetti di Salerno Pulita, sarebbero andati nella mattinata di ieri per una sommaria pulizia. Assistiamo ad un maldestro tentativo di “nascondere la polvere sotto il tappeto”, da parte di un primo cittadino incapace anche di chiedere scusa alla popolazione per una manutenzione che di fatto è inesistente. Le piante non si seccano in un giorno e l’intero Trincerone, punto nevralgico della città di Salerno, versa in un annoso degrado”, si legge nella nota.
“Questa è l’ultima opera, in ordine di tempo, utilizzata per mera propaganda elettorale, potenzialmente fruibile dai cittadini ma che si è trasformata in un boomerang per la popolazione. È stato fatto tutto in fretta ma non si è badato a dare un vero servizio alla comunità. Ovunque il verde pubblico non è curato e, se non è bruciato dal sole, vi è il nulla perché, dove stati abbattuti degli alberi, non vi è stata una sostituzione degli stessi“, si legge ancora nella nota.
Tuonano i membri delle associazioni: “Sottolineiamo che abbiamo avuto un assessore all’ambiente che, forse, era poco consapevole di questa delega, tenuto conto del disastro in cui versa il verde pubblico e, più in generale, della qualità dell’aria, dell’inquinamento atmosferico, degli impianti siderurgici obsoleti in città, passando dal traffico urbano fino alla mancanza di un piano di mobilità sostenibile. Assistiamo all’inadeguatezza di affrontare queste tematiche con scelte politiche radicali e ripiegando su soluzioni di facciata ben lontane dall’essere risolutive. Che Salerno sia una città allo sbando è evidente anche dalla recente classifica del Sole24 ore, che la vede crollata al 101esimo posto su 107 province, bocciata su tutti i fronti“.
Ed ancora: “Nella tappa di ieri di “Dritti al punto – Tour nella Salerno abbandonata”, attraverso le immagini del fotoreporter Guglielmo Gambardella, diamo voce ai cittadini che si sono riversati in strada per denunciare tutti questi disagi. Il consigliere Gianpaolo Lambiase provvederà con una richiesta di accesso agli atti per capire se si tratta di un servizio esternalizzato, a chi è stata eventualmente affidata la ditta che ha in cura questo giardino ed individuare le responsabilità di questo vero e proprio fallimento”.
Infine una richiesta: “Chiediamo che questa area venga definita ZTL, che si mettano le telecamere perché, con i motorini che sfrecciano, le famiglie ed i pedoni non sono al sicuro. Che si prevedano maggiori controlli da parte della Polizia Municipale, che sia per la carenza di organico, che per l’organizzazione, non è sufficientemente presente. Che si garantisca sicurezza e pulizia, nonché la copertura in legno delle panchine“.