Il personale appartenente all’Ufficio Polizia di Frontiera Marittima e Aerea di Salerno, ha tratto in arresto nella giornata di oggi due soggetti tunisini pregiudicati e sottoposti ad obbligo di custodia cautelare, sorpresi nel tentativo di abbandonare il territorio nazionale
Nella mattinata odierna, il personale della Polizia di Stato appartenente all’Ufficio Polizia di Frontiera Marittima e Aerea di Salerno, a seguito di una serie di controlli presso il molo 22 dello scalo marittimo salernitano, ha tratto in arresto due pericolosi pregiudicati, entrambi di nazionalità tunisina.
Il primo arrestato è un 53enne originario di Tunisi ed attualmente residente a Nocera Inferiore. Gli accertamenti nella banca dati interforze hanno consentito agli agenti operanti di rilevare che il soggetto era destinatario di un provvedimento restrittivo in carcere, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, per effetto del quale il predetto deve espiare la pena di 3 anni, 9 mesi e 24 giorni di reclusione, per effetto di numerose condanne per reati contro il patrimonio.
Il secondo uomo tratto in arresto è invece un 40enne, anche lui tunisino, possidente di numerosi alias con cui ha tentato d’ingannare gli agenti della Polizia di Frontiera. Da ulteriori accertamenti è risultato che il soggetto è destinatario di una condanna, emessa dal Tribunale di Arezzo, a seguito di un elenco lunghissimo di reati contro la persona e il patrimonio commessi nel nostro Paese, tra cui sequestro di persona, guida sotto effetto di stupefacenti, lesioni personali, spaccio di stupefacenti, furto aggravato ed evasione, per ben due volte, dagli arresti domiciliari.
In entrambi i casi, gli Agenti della Polizia di Stato hanno identificato i destinatari degli ordini di carcerazione attraverso un’accurata verifica dei documenti in loro possesso. Gli stessi sono stati poi sottoposti ai rilievi foto-dattiloscopici che ne hanno confermato l’identità.
Entrambi gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Salerno e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Al termine dell’espiazione della rispettiva pena in carcere, gli stranieri saranno espulsi dal nostro Paese ed accompagnati coattivamente in Tunisia.