A seguito della denuncia della Digos, la magistratura ha identificato i due ragazzi che durante il comizio del 6 maggio scorso a Salerno avrebbero appeso uno striscione contro Salvini
“Questa Lega è una vergogna”: nella settimana in cui la città di Napoli ha deciso di dare il “benvenuto” al vice premier Matteo Salvini con manifesti e cortei di protesta, a Salerno la magistratura ha avviato un’indagine per lo striscione contro il ministro dell’Interno apparso durante l’ultimo comizio in terra salernitana e riportante proprio le parole di Pino Daniele.
L’episodio, avvenuto il 6 maggio scorso durante il tour a supporto dei candidati locali alle elezioni europee, aveva visto la Digos intervenire per rimuovere il suddetto striscione dal balcone di un’abitazione adiacente piazza Portanova: l’inchiesta si è resa necessaria a seguito della denuncia della stessa Digos per “turbativa di propaganda elettorale”.
Secondo quanto riportato dal “Corriere del Mezzogiorno”, il procedimento non sarebbe mirato alla proprietaria di casa, bensì ai due ragazzi che, secondo le forze dell’ordine, si sarebbero fatti ospitare per portare avanti la protesta contro Salvini.
Sotto la lente degli inquirenti anche la contromanifestazione tenutasi su corso Vittorio Emanuele, nei pressi della Galleria Capitol: 12 dei partecipanti, infatti, sarebbero attualmente sotto verifica.