Salerno, la Squadra Mobile ha dato esecuzione all’Ordinanza di Applicazione della Misura Coercitiva della Permanenza in Comunità a carico di un minorenne a causa delle continue violenze sui familiari
La Squadra Mobile di Salerno, nella tarda mattinata di ieri 21 gennaio, ha dato esecuzione all’Ordinanza di Applicazione della Misura Coercitiva della Permanenza in Comunità a carico di un minorenne salernitano.
L’attività investigativa, veniva avviata dopo l’ennesima richiesta di aiuto alla Sezione Volanti dell’UPG di Salerno, da parte dei familiari del minore vessati e costretti a vivere in un vero e proprio clima di terrore a causa delle continue e ripetute richieste di denaro fatte dallo stesso. Richieste accompagnate da aggressioni, minacce e violenze di qualunque genere. Malgrado le condotte aggressive, i familiari avevano sempre ritrattato le loro denunce nella comprensibile speranza di riuscire a contenere il minore sino al giorno 12.1.2020 in cui il minore arrivava ad aggredire sia la mamma che l’anziana nonna per ottenere la chiave di una stanza dell’appartamento dove lui stesso aveva occultato dello stupefacente, cagionando loro lesioni per le quali erano costrette a ricorrere alle cure dei sanitari.
Nella stessa occasione, lo stesso dopo aver estratto un coltello minacciava anche il fratello e lo zio intervenuti in difesa delle due donne. Da qui le nuove indagini coordinate dalla Procura TRib Minorenni. In considerazione degli elementi raccolti il G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Salerno ha ritenuto di accogliere totalmente la richiesta del Pubblico Ministero per l’applicazione della misura di collocamento in comunità del minore diciassettenne.
Al termine delle formalità di rito, il minore veniva accompagnato da personale della SQ. Mob.ile di Salerno presso una Comunità alloggio nel territorio campano.