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Ventura: “Non mi è stata chiesta la Serie A. Sento la fiducia della società”

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Ventura: “Non mi è stata chiesta la Serie A. Sento la fiducia della società”

Alla viglia della gara contro il Crotone hanno parlato il mister Giampiero Ventura e il d.s. granata Angelo Fabiani

Alla vigilia del delicatissimo match tra Salernitana e Crotone, a presentarsi nella sala stampa dell’Arechi, insieme al mister Giampiero Ventura, c’è anche il d.s. granata Angelo Fabiani.

“Faccio parte di un gruppo di lavoro e sono dispiaciuto per qualche risultato venuto meno. Come dirigente sul posto, a nome di Lotito e Mezzaroma, dico che noi siamo soddisfatti. Non dei risultati – saremmo dei pazzi – ma del lavoro che si sta facendo”. 

Sull’obiettivo promozione Fabiani precisa: “Ero presente alla riunione ma non mi pare che Lotito abbia mai detto faremo una squadra per andare certamente in Serie A. Oggi c’è una proprietà che non fa mancare niente e un signor allenatore, a noi tocca arrivare due secondi prima della gara perché poi sono i giocatori che scendono in campo. A fare la differenza sono gli episodi. Lotito non ha mai parlato di serie A al 100%”. Possibili rinforzi a gennaio?Parleremo e vediamo cosa offre il mercato. Tutti parlano di Ciofani e Ceravolo, hanno fatto un gol a testa. A qualcuno abbiamo offerto il mondo, ci hanno detto di no. Ci sarà una ulteriore riunione col mister e, compatibilmente con le possibilità, cercheremo di intervenire senza lesinare sforzi economici”. ventura

In conclusione due precisazione e una comunicazione. “In merito all‘album delle figurine ci tengo a precisare che la Salernitana non ha partecipato alla stesura, alla compilazione e alla realizzazione di questo prodotto. La seconda precisazione riguarda De Patre. Ne ho sentite tante, ho letto articoli e, come nel mio costume, dico che a fronte di un certificato medico bisogna almeno avere rispetto e non parlare. La comunicazione riguarda lo store ufficiale che aprirà al 99% nella giornata di lunedì, siamo operativi malgrado qualche piccola problematica e un assortimento non ancora vastissimo”.

Le parole di Ventura

A parlare alla stampa è poi mister Giampiero Ventura che prova ad analizzare cosi il difficile momento della squadra: “Difficile dire cosa sia successo. Il momento è un po’ inaspettato, a essere sinceri non positivo. Con calma dobbiamo prendere il discorso interrotto aiutati magari dalla salute dei giocatori, con pregi e difetti che abbiamo. Senza voler creare albi quando noi abbiamo avuto un momento di emergenza abbiamo fatto un mese e mezzo con soli dodici giocatori: di quelli, strada facendo, molti pagano e contemporaneamente è successo qualcosa di irripetibile. Al venerdì avevamo 6 giocatori con 38 di febbre, alcuni sono andati in campo”.

Il mister torna poi su quanto accaduto durante la gara contro il Cittadella:A fine primo tempo ero tra lo sconcertato e deluso perché non mi ricordavo mai di aver visto una partita del genere, ero molto arrabbiato e l’ho detto ai ragazzi. Se vuoi reagire devi iniziare a deciderlo tu squadra, non puoi affidarti all’allenatore”.

Ventura parla del confronto con i tifosi avuto in settimana:”Ho avuto un colloquio con i tifosi che ho invitato per spiegare un equivoco di fondo. Non mi è stata chiesta la Serie A. La mia presenza si scontra con delle dichiarazioni che la società avrebbe fatto e credo che la gente abbia capito”. A chi gli chiede del mercato di gennaio il trainer granata assicura di avere le idee chiare: “Credo che ci sia la volontà di fare innesti, se verrà fatto lo sapremo solo a mercato chiuso. L’importante è  chiunque venga, si inserisca in un meccanismo oliato. Non si può dire che se non viene un giocatore io devo prendere le distanze dalla società, non funziona così. A gennaio poi comincerà un campionato nuovo, con partite decisive”.  

Alle domande sulla formazione che scenderà in campo contro il Crotone, il trainer risponde: “Affrontiamo una delle migliori squadre del campionato, mi fa rabbia il fatto di arrivarci in emergenza. Li ho convocati tutti, ma molti non stanno bene. E’ una formazione per alzata di mano”. Cerci? Ci abbiamo messo 4 mesi per metterlo in condizione dal punto di vista fisico e mentale, ha fatto due partite amichevoli apposta per lui. L’allenamento successivo ha preso una ginocchiata, gli si è lacerato tutto ed è dieci giorni che non cammina e quando riprenderà dovrà ricominciare da zero”. Possibile Dziczek dal primo minuto? C’è volontà prima o poi di far giocare Patryk che è nettamente migliorato da quando è arrivato. Dobbiamo capire qual è la partita migliore dal punto di vista tattico per metterlo in condizione di fare bene. Sta facendo contrasti a muso duro in campo, è un’altra persona e bisogna fargli i complimenti. Non vorrei bruciarlo perché ha prospettive importanti”.

Infine una precisazione sul ritiro: “Non è stato punitivo, è servito solo per recuperare qualcuno. I medici sono stati bravi perché sette giocatori martedì non c’erano, oggi quei sette facendo terapie e lavori specifici, sono nella lista dei convocati. Dal punto di vista mentale, quando vedi in ritiro gente che sorride e partecipa è un segnale positivo”.