Salernitana Trapani, un inizio travolgente ha spianato la strada alla prima vittoria. La filosofia di Sannino e la passione di Cosmi. Vitale è una garanzia
[ads1]
Salernitana Trapani
[dropcap]1 [/dropcap] Chi ben comincia. Stavolta l’inizio è stato travolgente, 10 minuti che hanno tramortito il Trapani che, per la verità, non ha fatto una buonissima impressione. Ma tant’è, una Salernitana rapida e concreta ad offendere ha sfruttato al meglio le caratteristiche dei suoi interpreti. Cambi di gioco, inserimenti, fraseggi rapidi e buoni cross. E poi tanto equilibro e compattezza di squadra. Niente male, per incamerare punti e fiducia.
[dropcap]2[/dropcap] L’ultimo dei terzini. Corsa, gamba, calcio, inserimenti e movimenti da calcettista. Luigi Vitale da Castellamare, l’ultimo dei terzini. Penso che, senza nulla togliere a nessuno, la Salernitana non aveva un terzino così forte dai tempi di Vittorio Tosto. Un gol e un assist per lui con il Trapani, protagonista indiscusso in un match in cui ha sfiorato anche la doppietta personale. Vitale sull’out di sinistra è una garanzia.
[dropcap]3[/dropcap] La Filosofia di Sannino. “Dalle stelle alle stalle e dalle stalle alle stelle”; “una rondine non fa primavera e ci vogliono tante rondini”; “i numeri lasciano il tempo che trovano”; “quello che è stato fatto non conta, bisogna riconfermarsi”; alcune delle frasi utilizzate dal Mister in conferenza stampa. Il Sannino ha detto che la vittoria è del gruppo e dei tifosi, invece è una vittoria anche sua, che ha predicato pazienza, sta imparando a conoscere la piazza nel bene e nel male e ha tutte le qualità per far crescere questo gruppo. Dopo dieci giorni di passione, avanti così.
[dropcap]4[/dropcap] Il grande Serse. Serse Cosmi, un personaggio apprezzato da anni nel panorama calcistico italiano, per la sua bravura e la sua genuinità. L’anno passato l’impresa di portare il Trapani alla finale play-off. Il buon Serse, squalificato per Salernitana Trapani, si è accomodato nel box dove solitamente seguo la partita per vedere i suoi. Il Mister è uno spettacolo che ad ogni frase, imprecazione o battuta, manifesta l’amore e la passione per questo sport. Un mito.
[dropcap]5[/dropcap] L’angolo del Mister. Stavolta è proprio dura trovare qualcosa da ridire al Trainer di Ottaviano. Una vittoria netta e anche bella, convincente; ma siamo italiani e quindi “l’angolo del Mister” è presente in ognuno di noi. Non sarei in grado di trovare argute osservazioni ma sono certo che, tra chi legge, qualcuno troverà un di più o un di meno, da aggiungere alla prestazione di sabato all’Arechi. [ads2]