Ancora pochi giorni e poi l’U.S.Salernitana 1919 inizierà ufficialmente la stagione 2012/2013 con la partenza della squadra per il ritiro precampionato a Nocera Umbra, un appuntamento importante per una tifoseria che ha voglia di bruciare le tappe per arrivare subito nel calcio importante, così come impone la tradizione ed il blasone. Un fine settimana abbastanza intenso, quindi, attende Lotito e Mezzaroma, che presenteranno, attraverso una conferenza stampa che si terrà venerdì alle ore 12.00 presso la sala stampa dell’Arechi, il nuovo allenatore, Nanu Galderisi, ma soprattutto tracceranno le linee guida per quella che dovrebbe essere una stagione vincente, a prescindere dal campionato che si andrà a disputare. Tante le problematiche da affrontare per il duo capitolino, ad iniziare dalla composizione del nuovo staff tecnico e dirigenziale, per poi passare al completamento del campo Volpe, che nonostante il grande impegno dell’amministrazione comunale e della stessa società granata, risente di inspiegabili ritardi che potrebbero creare qualche piccola idiosincrasia logistica per la squadra, per finire all’allestimento di un organico che possa garantire un campionato d’avanguardia e comunque vincente, anche per un’eventuale e sempre più probabile Seconda Divisione. Su tale problematica vale la pena soffermarsi, magari per l’ultima volta, in quanto l’atteggiamento deciso di Macalli nel voler a tutti i costi proporre ancora una volta le ex Serie C1 e C2, lascia quantomeno perplessi, non fosse altro per il fallimento di squadre blasonate che la dice lunga su quella che è la situazione attuale del calcio di Terza Serie, basterebbe citare le varie Foggia, Siracusa e Spal, le vittime più illustri in stretto ordine cronologico, a cui è toccata la stessa brutta sorte di Piacenza, Triestina, Pergocrema, Giulianova e Taranto, come dire un vero e pezzo di storia del calcio italiano inghiottito dalle sabbie mobili di una crisi economica che continua a mietere vittime in tutti i settori. Il solo Macalli, invece, continua ad ostentare ottimismo, che, ad essere sinceri, appare come minimo fuori luogo e che inevitabilmente finirà col buttare alle ortiche un’intera stagione agonistica, e contestualmente prolungando un’agonia che è diventata ormai irreversibile.
Chiusa la parentesi con la consapevolezza che alla fine ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità, si può ritornare tranquillamente a parlare di calcio giocato e di quella che sarà la rosa dei calciatori per la prossima stagione, partendo subito dalla riconferma dei vari Mounard, Iannarilli, Montervino e Gustavo, mentre Biancolino è ritornato al “suo” Avellino, confermando che “ognuno ha quello che si merita”, e non aggiungiamo altro perché non ne vale proprio la pena. Con la riconferma di questi elementi, l’arrivo di alcuni baldi giovanotti delle giovanili della Lazio, il neo DS Mariotto, in piena sinergia con Tare e lo stesso Lotito, può continuare a lavorare con grande razionalità e serenità per consegnare a Galderisi una squadra che possa onorare la ritrovata casacca granata e continuare la striscia vincente, iniziata l’anno scorso, e che ci si augura possa continuare fino a raggiungere la mèta prefissata, ossia il calcio che conta.