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Salernitana, quanti ricordi al Penzo: dall’incubo retrocessione al rigore firmato Di Tacchio

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Salernitana, quanti ricordi al Penzo: dall’incubo retrocessione al rigore firmato Di Tacchio
foto: profilo facebook ufficiale US Salernitana 1919 - Ianuale Photo

I tifosi ricordano molto bene lo stadio Penzo di Venezia, soprattutto nella passata stagione, quando il rigore di Di Tacchio salvò la Salernitana proprio nell’anno del centenario

9 giugno 2019, solo dieci giorni al centenario, e la Salernitana è impegnata sul campo del Penzo per la gara di ritorno dei play-out contro il Venezia. Alcuni pensavano che la passata stagione sarebbe stata l’anno della svolta, ma purtroppo si sbagliavano. Delusione e angoscia hanno accompagnato la formazione granata per tutto il campionato, e quel senso di paura, tradotto in “retrocessione“, sembrava essere ormai alle porte. Dopo una fase assai confusa che visto coinvolte società come Foggia e Palermo, ecco che arriva la decisione ufficiale: i play-out si faranno. È scontro tra Salernitana e Venezia.

La prima gara, disputata all’Arechi, vide i granata imporsi per 2-1, con un gol dei veneti arrivato proprio nei minuti finali, e che ha tranciato in due l’entusiasmo del pubblico. Allo stadio Penzo, invece, tutto sembra mettersi a sfavore degli uomini dell’allora allenatore Menichini. Modolo segna il gol dell’1-0 allo scadere del primo tempo, ed i granata devono anche fare i conti con l’inferiorità numerica per l’espulsione, alquanto ingenua, di Minala. Fortunatamente la formazione veneta non riesce a concretizzare nei minuti regolamentari, e nemmeno ai supplementari. Dopo 120′ di gioco, ecco che sopraggiunge lo spettro dei calci di rigore. 

Comincia la formazione di casa, con Domizzi che trasforma. Dopo di lui tocca a Casasola: l’argentino non sbaglia. Anche Suciu e Calaiò non commettono passi falsi. Poi qualcosa accade: Bentivoglio, uno dei migliori in campo, sbaglia dagli 11 metri, e la Salernitana si porta in vantaggio con Pucino. Anche Coppolaro non riesce a concretizzare, quindi a questo punto non rimane che gioire per i supporters giunti al Penzo. Per ultimo si presenta Di Tacchio: a molti questo episodio ricorda l’ultimo rigore tirato da Fabio Grosso ai Mondiali del 2006. Un paragone abbastanza azzardato, che però risulta molto veritiero, se si tiene presente la pesante posta in gioco. Tutti col fiato sospeso fino al momento in cui il pallone non si insacca in rete. Poi urla di gioia di migliaia di tifosi rimbombano in tutta la città. 

La sfida del Penzo ci ha insegnato a non arrenderci mai, nemmeno davanti ad evidenti difficoltà. E la prossima giornata dovranno scendere in campo 11 leoni, per strappare la vittoria, e puntare così alla vetta della classifica.