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Salernitana Pro Vercelli, cinque cose che ho visto

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Salernitana Pro Vercelli, cinque cose che ho visto

Salernitana Pro Vercelli, vittoria doveva essere e vittoria non è stata. Arriva il nono pareggio nella stagione del dubbio

Salernitana Pro Vercelli

[ads1] [dropcap]1[/dropcap] Il punto. Vittoria doveva essere e vittoria non è stata. Il punto è quello che abbiamo guadagnato dopo l’ennesimo pareggio. La Salernitana passa in vantaggio col ritrovato Donnarumma e ha dalla sua tutto per chiudere il match contro un avversario spesso modesto. Ma non lo fa, sprecando più di un’occasione e accartocciandosi su sé stessa, sbagliando i tempi della partita. A 10 minuti dalla fine il pareggio di Sprocati che approfitta di una voragine lunga 50 metri con la Salernitana che rincula non tanto per le offensive avversarie, quanto per il 4-2-4 disegnato da Mister Longo che non fa altro che allungare la Pro Vercelli e di conseguenza il campo.

[dropcap]2[/dropcap] L’angolo del Mister. Stavolta toccava al vice Fiorin accomodarsi in panca. Poco cambia; gli uomini sono gli stessi e Sannino, dal suo box in tribuna, ha dato tutte le indicazioni possibili. Ancora una volta, per chi scrive, ha prevalso la paura, dopo che si era esaurita l’eccessiva foga di voler chiudere il match. Non tanto per i cambi (il primo sostituto è stato Donnarumma, in quel momento a terra…), quanto per l’atteggiamento sempre più remissivo, che ha portato la squadra a sfilacciarsi e a perdere equilibrio.salernitana pro vercelli

[dropcap]3[/dropcap] Una piccola analisi. Minuto 36 del secondo tempo. È un dritto per dritto rasoterra di 40 metri a lanciare Ebagua. Passi per il contrasto con Perico, che sì, subisce il contatto ma cade troppo facilmente a terra. La Salernitana è posizionata malissimo, con i centrocampisti sbilanciati in avanti a rincorrere (male) la palla e a perdersi gli uomini. Sprocati parte da centrocampo e non fa altro che correre lungo un corridoio, indisturbato, senza nemmeno sbattersi più di tanto. Da stamattina ho letto di tutto; di chi è la colpa, di Terracciano, di Sannino, dell’arbitro o della sfortuna?

[dropcap]4[/dropcap] La stagione del dubbio. È il titolo perfetto per questa Salernitana che non riesce a mettere, non dico la quinta, ma almeno la quarta. Non si vince e non si perde, 9 pareggi su 16 partite sono un’enormità e non un caso. Il dubbio, appunto, perché la squadra c’è ed è viva, compete; ma spesso, sul più bello, è incerta e titubante, ha problemi a sciogliersi e a lasciarsi andare, a decidere il ritmo e la velocità giusta. Problema di serenità e di personalità.salernitana pro vercelli

[dropcap]5[/dropcap] Qualcosa di buono. Deve pur esserci, perché ci attende una doppia trasferta difficilissima, a Bari e Frosinone. La Salernitana offre sprazzi di bel calcio quando si muove in velocità e riesce a mettere la freccia con Vitale e Improta. Si è sbloccato Donnarumma e ci voleva, perché il biondo attaccante è solito ripetersi e soprattutto perché la squadra ha bisogno di peso offensivo e di affinare, quindi, l’intesa tra gli avanti granata. Che la squadra lavori con serenità. [ads2]