Al termine di Salernitana-Pisa a parlare sono il d.s granata Fabiani e il grande ex Rino Gattuso

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Finisce senza gol la sfida tra Salernitana e Pisa valida per la dodicesima giornata del campionato di Serie B. Quarto pareggio consecutivo per i granata usciti tra i fischi dello stadio Arechi.

Al termine della partita a presentarsi in conferenza stampa è a sorpresa il d.s. granata Angelo Fabiani: «Rispondo io alle domande stasera – chiosa il direttore – Sannino deve scappare via. Veniamo da 4 partite pareggiate che meritavamo di vincere e solo per caso non l’abbiamo fatto. Oggi avevamo di fronte un avversario ostico, il Pisa ha subito soltanto sei gol in 12 partite». 

«La Salernitana non ha sfruttato il suo potenziale offensivo,- ha proseguito Fabiani –  abbiamo giocato con il tridente dall’inizio e sugli esterni con Vitale ed Improta che sono due offensivi.  Loro sono  venuti per difendersi e hanno ottenuto quello che volevano. Noi abbiamo fatto di tutto per vincerla ma non ci siamo riusciti. Purtroppo è un momento che la palla non vuole entrare, ci manca il fattore “C”.  Quando succede cosi la colpa non è ne del tecnico ne dei giocatori».

Il d.s. commenta anche la reazione del pubblico che ha sonoramente fischiato la squadra al termine della gara: «Sportivamente devo accettare i fischi del pubblico, fanno parte del gioco e ce li prendiamo. Facile andare sotto la curva quando sono solo applausi, oggi la gente è delusa per il risultato e sappiamo tutti quanto la tifoseria viva male i passi falsi della Salernitana. Mi auguro si abbia comunque l’obiettività di giudicare la partita nel modo corretto».

Quali sono adesso  gli obiettivi della Salernitana: «Vogliamo migliorare il rendimento rispetto alla passata stagione, tutto qua. La società non si è posta limiti, Lotito lo ha sempre detto». 

In precedenza a presentarsi in conferenza stampa era stato il grande ex Rino Gattuso, oggi allenatore del Pisa: « L’ultima volta che percorso quel tunnel era 17 anni fa, ero sbarbato e avevo meno capelli bianchi. Devo ringraziare questa piazza perché mi ha dato una grande possibilità, è stata il trampolino di lancio della mia carriera. Quell’anno retrocedemmo con 39 punti, eravamo una squadra molto forte e con tanti giovani interessanti. Tutto questo affetto probabilmente non lo merito, la gente mi saluta come se avessi giocato qui 20 anni ma in realtà sono rimasto solo 6 mesi». 

Sulla partita: «Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile e che la Salernitana avrebbe fatto di tutto per vincerla.  Sicuramente nei primi 15 minuti del secondo tempo abbiamo rischiato qualcosa e il nostro portiere ha fatto un paio di miracoli. Noi però abbiamo fatto la partita che dovevamo fare creando qualche problema alla Salernitana in contropiede. Per quello che si è visto nei 90 minuti credo però che il pareggio sia giusto. Visto la nostra situazione ogni risultato positivo  me lo tengo stretto. I nostri 15 punti oggi valgono molto di più, considerato che siamo una squadra senza società, con una rosa ristretta e che non ha fatto la preparazione».

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