Salernitana – Paganese termina con una vittoria della Salernitana e, a fine partita, hanno commentato il match patron Lotito, mister Menichini ed i centrocampisti Pestrin e Bovo
[ads2]Soddisfatto per i tre punti, Claudio Lotito, all’Arechi quest’oggi, ha commentato la prestazione della Salernitana: “La squadra ha qualità, per chi parla di calcio è innegabile. Il primo tempo abbiamo avuto un atteggiamento troppo lezioso, troppo convinti dei nostri mezzi; per ottenere risultati non serve solo la qualità, ma anche la ferocia agonistica. Tra primo e secondo tempo insieme all’allenatore abbiamo fatto un ragionamento alla squadra e ho visto che il mister motivava la mia valutazione; Menichini ha totale autonomia, ma ho ritenuto di dover fare questo intervento perché la squadra faceva girare troppo la palla convinti che il gol prima o poi sarebbe arrivato. Il calcio è fatto di episodi, come un pugile che mette alle corde l’avversario, non può un episodio compromettere un risultato finale. Il controllo della gara deve avvenire solo quando hai la certezza del risultato. Mercato? Vedremo, se ci saranno da fare degli assestamenti valuteremo, la squadra ha qualità e la stragrande maggioranza dei giocatori della Salernitana militavano in campionati superiori. Bisogna dotarsi di umiltà, spirito di sacrificio e ferocia agonistica. Io volevo ringraziare il pubblico perché sta dimostrando attaccamento ed è presente numeroso, è importante perché è il valore aggiunto, anche se penso che questa piazza possa dare molto di più. Oggi nonostante abbia una partita importante sono qui, del tempo lo impiego anche per seguire la Salernitana che rappresenta un altro figlio della famiglia che bisogna seguire e far sentire la presenza. L’occhio del padrone ingrassa il cavallo, se sei presente vuol dire che ci tieni e la squadra capisce. Giandonato? E’ un calciatore di categoria superiore, ma torno a ripetere che questo è un campionato molto difficile, dove bisogna essere cinici e feroci, ci vuole cattiveria agonistica, sempre nel rispetto dei valori delle regole e dello sport. Noi abbiamo giocatori di grande temperamento con un atteggiamento molto combattivo, fermo restando che tutta la squadra possiede queste caratteristiche. E’ un approccio, un modo di essere; la squadra ha qualità ed è combattente, equilibrata. Abbiamo avuto degli infortuni, delle defezioni e speriamo che l’organico sia idoneo come sta dimostrando per far sì che questa squadra possa assurgere ai ruoli che le competono. L’Arechi? Noi abbiamo investito del denaro e riteniamo che il campo debba essere usato per questo tipo di attività; non mi sembra che questa società abbia avuto ritorni economici imprenditoriali, non abbiamo avuto nulla ma solo investito tanti soldi. Abbiamo una squadra che ha un costo importante, un’organizzazione importante, il Comune ci ha messo a disposizione la struttura per svolgere l’attività. Ci impegniamo per portare avanti un progetto sportivo di qualità con una rappresentanza che nella storia di Salerno non c’è mai stata”.
Leonardo Menichini è contento dei tre punti che regalano alla Salernitana il momentaneo primo posto: “Vincere è sempre difficile, soprattutto contro questa Paganese che da quando ha cambiato guida tecnica non aveva mai perso in trasferta e subìto solo quattro gol. C’è da migliorare sicuramente, ma abbiamo conquistato trentuno punti in quattordici gare e non può essere un caso. La Paganese è una squadra che chiude tutti gli spazi, per cui ci è voluta pazienza e circolazione di palla e personalità, non dimentichiamo che domenica scorsa ha fermato il Benevento; forse potevamo sfruttare meglio alcune ripartenze per raddoppiare. Noi vorremmo chiudere le partite, credete che ci fa piacere soffrire fino all’ultimo? I campionati si vincono con umiltà, bisogna prendere il meglio da ogni gara. Oggi Gabionetta ha disputato una buona partita, ricordando sempre che rientra da un infortunio, per cui un conto è averlo di nuovo a disposizione, un conto è averlo in forma. Sono sicuro che ci darà delle soddisfazioni, deve solo sbloccarsi ma sta lavorando bene, sono contento. Giandonato? L’ho preferito a Volpe semplicemente per scelta tecnica, fermo restando che non ho alcuna preclusione nei confronti di nessuno. Oggi ha giocato un’ottima gara. Il primo tempo dovevamo andare di più sulle fasce con gli esterni bassi, Colombo e Franco. Contro un avversario che ha chiuso così bene gli spazi non è stato facile giocare, nel secondo tempo dovevamo velocizzare un po’ di più, ma abbiamo conquistato trentuno punti in quattordici partita per cui va bene così“.
Ormai non è più una sorpresa. Manolo Pestrin è l’anima di questa squadra e il capitano a fine partita ha commentato: “E’ vero che oggi mancava Favasuli, ma chi l’ha sostituito ha giocato molto bene, e questo non può non essere una risorsa per la Salernitana. Volevamo i tre punti davanti al nostro pubblico, avendo fin qui avuto un rendimento migliore in trasferta e siamo riusciti a portare a casa la vittoria continuando sulla falsariga delle precedenti gare. Siamo stati bravi a gestire la gara che eravamo convinti di vincere e abbiamo dato un segnale alle altre squadre: la Salernitana c’è, è compatta e darà filo da torcere a tutte fino alla fine del campionato“.
Andrea Bovo ha giocato gli interi 90′, prima volta da quando a campionato in corso ha fatto ritorno a Salerno: “Non voglio più tirare in ballo la condizione fisica perchè mi sono messo al passo dei compagni, oggi ho giocato l’intera partita e credo di aver tenuto abbastanza bene, poi nella ripreso ho gestito le forze. Oggi gli attaccanti spesso ci hanno aiutato, forse otevamo sfruttare meglio e con maggiore lucidità alcune ripartenze per portarci in doppio vantaggio anche se la Paganese non ci ha impensierito più di tanto. Nel secondo tempo è emerso il carattere e la voglia di soffrire della squadra”.