La Salernitana, nella partita di ieri contro il Foggia, ha perso l’imbattibilità casalinga, negli istanti finali di gara
Questa settimana non ci sarà nessun uomo copertina per la Salernitana. La sconfitta di ieri all’Arechi, rimediata contro il Foggia, ha fatto abbassare il morale di migliaia di tifosi.
Doveva essere la partita della rinascita; la prima di Colantuono in casa. Dietro questa partita si era creato un entusiasmo pazzesco, soprattutto dopo al vittoria di Chiavari. Purtroppo però i buoni auspici pre partita sono andati a farsi benedire, dopo la pesante e beffarda sconfitta.
Lo 0-3 casalingo pesa come un macigno nell’ambiente granata, soprattutto perché rimediato contro una delle squadre meno in forma del campionato. Il Foggia, infatti, si trovava sul fondo della classifica e contava ben 39 gol subiti in 19 partite. Nonostante questo, i granata non hanno saputo penetrare la porta di Tarolli.
Il risultato, seppur ingiusto, rispecchia la regola che gira intorno al mondo del calcio: gol mangiato, gol subito. La Salernitana infatti colpisce ben 3 legni; e, come se il fato si fosse rivoltato contro, subisce lo stesso numero di reti.
Non si riesce a spiegare questo crollo, emotivo e fisico, dopo che i granata hanno dominato la partita per ben 80′. Il gol foggiano arriva infatti quasi dal nulla; uno dei primi tiri in porta dei pugliesi si trasforma inaspettatamente nel gol del vantaggio (82′). Gambe spezzate per gli uomini di Colantuono, colpevoli di non aver avuto una degna reazione. Gli altri due gol arrivano a ripetizione, come i colpi sparati da un AK-47, rispettivamente all’88’ e al 95′.
Gli spettri del gioco lasciati da Bollini sembrano essere ritornati. Si sono visti, per l’ennesima volta, lanci lunghi nella terra di nessuno e poca collaborazione tra i reparti della squadra. Troppi passaggi decisivi sbagliati hanno influenzato la partita; se qualche ripartenza fosse stata sfruttata meglio avremmo visto tutt’altra partita. La Salernitana può sicuramente recriminare contro la sfortuna avuta in campo; ma questa può essere un’attenuante, non un giustificazione.
A peggiorare la situazione è il comportamento di alcuni tifosi. Dopo il raddoppio firmato da Agazzi, sono stati lanciati alcuni fumogeni in campo dai distinti. Non importa se i giocatori siano stati colpiti o meno; questi sono tristi e tragici avvenimenti, che in una partita di Serie B non dovrebbero mai verificarsi. Anche perché la società potrebbe rischiare pesanti sanzioni.