Si è spento a 86 anni l’ex d.s. granata Alfredo Quaglia. Tre le sue avventure a Salerno, dove portò Lucio Mujesan, idolo dei tifosi granata
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Si è spento ad Aessandria, all’età di 86 anni, l’ex d.s. della Salernitana Alfredo Quaglia. Il dirigente sportivo ha lavorato per la società granata in tre occasioni, sempre in situazioni societarie ed ambientali particolari che non gli permisero di operare in maniera ottimale.
La prima volta che Quaglia arrivò a Salerno fu nell’estate del 1976 quando subentrò al dimissionario Claudio Roscia. Il fiore all’occhiello della sua attività di mercato, in quella stagione, fu l’acquisto di Lucio Mujesan, l’attaccante che sarebbe diventato in seguito uno dei calciatori granata più amati dalla tifoseria. In quella stagione, Quaglia portò a Salerno, nella sessione invernale, anche Di Prospero e Caremi. Durò poco l’avventura salernitana di Quaglia, rilevato in seguito da Cominato nel febbraio del 1977, dopo l’ennesimo ribaltone societario.
Quaglia fece ritorno a Salerno nella stagione 79/80 e anche questa volta subentrò a stagione in corso, sostituendo Ferruccio Recchia. Era la stagione della messa in mora dei calciatori, fortemente condizionata dalla forte crisi societaria e poi terminata con la cocente delusione della sconfitta nella finale di Coppa Italia semipro. Tre i presidenti che si alternarono: Antonio Ventura, Federico De Piano, ed Enzo Grieco.
L’ ultima avventura di Quaglia in granata risal al 1981, quando, chiamato dal presidente Troisi, contribuì a costruire una squadra che, con Mattè in panchina, sfiorò la promozione in serie B.
Quaglia ha rappresentato nel panorama calcistico, il passaggio dal dirigente sportivo al servizio di un mecenate, al direttore sportivo consulente, un passaggio che ha preceduto la nascita del direttore sportivo manager. Quaglia, oltre che a Salerno, ha lavorato anche ad Alessandria ed a Taranto.
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