Questa mattina conferenza stampa di presentazione per Leonardo Menichini, alla presenza del diesse Fabiani e del team manager Avallone
Ad una settimana dall’annuncio ufficiale, Leonardo Menichini è stato presentato in conferenza stampa, accompagnato dal direttore sportivo Angelo Fabiani e dal team manager Salvatore Avallone. Ad aprire la conferenza il ds Fabiani: “A nome di Marco Mezzaroma, Claudio Lotito e mio, nonché a nome della città di Salerno diamo il benvenuto a Leonardo Menichini scusandoci per averlo presentato solo oggi e non prima per impegni di calciomercato. Fin quando sono aperte le finestre di mercato tutto è migliorabile, al meglio non c’è mai fine e saremo vigili sul mercato; la società sa le richieste del tecnico, cercheremo di rinforzare ulteriormente l’organico. Ci sono trattative che durano giorni e giorni, non è sempre facile, alcune vanno in porto altre no. Mounard? Gli è stato detto dal sottoscritto che non rientra nei piani futuri della società; l’ho chiamato in sede e il fatto che Avallone è qui significa che la proprietà e il sottoscritto hanno messo a protezione di una fede, alcuni professionisti. Vorrei avere io il curriculum di Sasà, lui è una sentinella che si pone a tutela della propria squadra, della squadra che ama. Tutte le situazioni che affrontiamo le facciamo insieme, Avallone per certi aspetti è un mio stretto collaboratore, non faccio mai cose cervellotiche. A Mounard ho detto che nel futuro non entra nei piani della società ma è anche vero che, in forza di un contratto stipulato illo tempore, cioè nei dilettanti dove ha contribuito alla causa della Salernitana, quel contratto va rispettato ed onorato, dopodichè nessun atto ufficiale è stato fatto per metterlo fuori rosa anche perché non ce ne sono i presupposti. Tutti i giocatori in rosa rientrano nella normale attività giornaliera, lui sa come stanno le cose. Questo discorso vale per tutti indistintamente”. Fabiani conferma che la società ha presentato la domanda di ripescaggio: “Abbiamo presentato la domanda di ripescaggio, gli organi preposti valuteranno se ci sono i presupposti o meno”. Capitolo Somma: “Sono stato impegnato in tutt’altre vicende di mercato e non ho avuto modo né di leggere né di ascoltare, per cui non vorrei commentare perché potrei commettere qualche errore. Avrà avuto i suoi buoni motivi, ne accetto tutti i contenuti pur non conoscendoli, ma non credo che il problema era il sottoscritto visto che lo ha portato a Salerno. Vi sono matrimoni che durano ed altri no. Il problema non riguardava me, era una situazione di carattere diverso, ci saranno altre occasioni per poterne discutere. Mi dispiace, ho subìto ben altre onte nella mia carriera, concedo questo sfogo a Somma perché credo sia molto passionale e va bene così. Ai posteri l’ardua sentenza”.
Prima conferenza stampa per Leonardo Menichini che domenica ha potuto vedere per la prima volta la squadra all’opera nell’amichevole disputata a Baronissi contro l’Olympic Salerno: “Sono venuto qui con grande entusiasmo quando dalla proprietà mi è stata proposta la possibilità di allenare la Salernitana; chiaramente non ho fatto tanti calcoli perché questa è una piazza importante ed avevo voglia di mettermi in gioco. Credo nella proprietà, nei giocatori, nella tifoseria; so che qui le chiacchiere contano poco, ci vogliono i risultati. Ho ricevuto tanto entusiasmo, a Baronissi c’è stato un bagno di folla e so quello che mi aspetta, elogi se le cose vanno bene, fischi se vanno male. Preciso che le decisioni tecniche sono esclusivamente di mia pertinenza. Ho grande voglia di fare, quando non ho più stimoli non vado in giro ad elemosinare ingaggi, ero stato confermato a Pisa ma c’erano alcune cose non chiare ed ho preferito rompere il contratto stando in attesa. Poi è arrivata la chiamata della Salernitana e sono convinto si possa fare un ottimo lavoro. Ho trovato una squadra già fatta, impostata, io cambierò qualcosa, poi c’è da conoscere meglio i giocatori, il mercato è aperto e se c’è possibilità per migliorare la squadra i presidenti non si tireranno indietro. La rosa va completata, soprattutto in attacco. Il campionato è difficile, ostico, a livello ambientale andiamo a giocare su campi molto difficili e ci vuole una rosa importante. Per il momento sono soddisfatto così. Sto cercando di analizzarle al meglio i giocatori, finchè sono con me e la società non mi comunica qualcosa di contrario li alleno con grande piacere ed entusiasmo e dopo li faccio giocare. Non voglio togliere niente a nessuno, cerco il bene della Salernitana, c’è grande valutazione su tutti. Per i giocatori, quando c’è un avvicendamento tecnico, c’è sempre qualche piccolo problema ma hanno reagito da professionisti, è una squadra che ha la cultura del lavoro, lavorano con attenzione e cercano di ascoltarmi. Vorrei avere due giocatori per ruolo, avere una rosa eccessivamente numerosa è un problema perché sarebbero scontenti troppi giocatori. Voglio una rosa di ventidue elementi più il terzo portiere, in modo che tutti siano coinvolti nel progetto; ciò diventa difficile se la rosa è troppo ampia”. Anche se Menichini predilige il 4-3-3 non esclude utilizzo di altri moduli: “Un allenatore deve saper fare tutto, come dice Mazzone l’allenatore è come un cuoco, deve saper cucinare un po’ tutto se vuole esser credibile ed efficace. Penso che questa squadra possa esprimersi al meglio con il 4-4-3. Quando siamo in non possesso tutta la squadra deve partecipare alla riconquista della palla sapendo bene dopo cosa dobbiamo fare”.
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Il mister si sofferma poi sui singoli: “Volpe è un giocatore che stimo, ha tecnica, tiro; in questi pochi giorni che sono qui lo sto impostando da mezz’ala sinistra, mi aspetto molto da lui come dagli altri. Con Ciro Ginestra non ho alcun tipo di problema, quelli ci furono a Crotone, ma è normale quando i calciatori vengono messi fuori. Io, se ne avrò bisogno, lo utilizzerò senza nessuna remora psicologica perché è un giocatore valido e so quello che ha fatto per questa società e questa squadra. Mendicino è un giocatore giovane, ha delle qualità. Noi per essere competitivi dobbiamo avere una rosa che possa far fronte a tutte le esigenze, più giocatori forti abbiamo e meglio è. Lui è una punta centrale, fa movimento e lavora per la squadra. Calil può ricoprire più ruoli, a Crotone l’ho fatto giocare sia da prima che seconda punta. E’ un giocatore che sa fare tutto ma ne ho altri in organico che hanno delle qualità importanti. Giacomini è dispiaciuto di quanto successo, va avanti con grande entusiasmo, si allena e cerca di prepararsi bene per le prossime gare. Giandonato è abituato a giocare davanti la difesa, così come Pestrin, ma di volta in volta deciderò. Sono giocatori che sto imparando a conoscere sempre meglio”. Menichini non teme il rinvio dei campionati: “Io mi preparo per giocare domenica, al meglio e con tutte le attenzioni possibili. Il Cosenza è una squadra difficile, dobbiamo partire bene e sarebbe importante farlo, se poi dovesse essere posticipato l’inizio del campionato abbiamo modo di conoscerci meglio. La proprietà vuole vincere e sta cercando di attrezzare la squadra affinchè ciò possa avvenire. I posti sono pochi e qualcuno deve rimanere fuori, io mi auguro che la squadra oltre a fare un buon gioco possa fare risultati per poter centrare l’obiettivo. Ci sono piazze importanti in cui ognuno vuole centrare l’obiettivo”. Capitolo mercato: “Fabiani non mi porta un giocatore se non dò il placet. In attacco e sugli esterni alti sicuramente serve qualcosa, così come l’esterno basso a sinistra. E’ inutile anticipare, stiamo zitti e lavoriamo per quel che ci compete. Ci piace annunciare quando le cose sono state fatte. Somma? Non l’ho sentito ma gli ho mandato i saluti, non entro nel merito della situazione perché non conosco i fatti. Non mi è mai capitato di subentrare così presto in una società, mi avrebbe fatto piacere avere un mese e mezzo in più di lavoro, sarei stato agevolato dal trasmettere i miei principi di gioco, però i fatti sono questi. Cerco d’intensificare quelle che sono le mie idee ed i miei principi di gioco. Siamo pronti per fare la nostra parte e la nostra gara”.