Il Salone dei Marmi del Comune di Salerno ha visto quest’oggi premiata la Salernitana, prossima alla Serie A. Il Sindaco Napoli: “La città è pronta”
Come un cerchio che si chiude, il Salone dei Marmi del Comune di Salerno che dieci anni fa ha battezzato la rinascita del progetto sportivo Salernitana, oggi celebra il passaggio dei granata in Serie A.
“E’ senz’altro un momento molto emozionante”, ha detto il sindaco Vincenzo Napoli, “A distanza di dieci anni possiamo dire missione compiuta. Questa nuova avventura sportiva porterà prestigio non solo alla squadra ma anche alla città, a livello soprattutto di progresso economico e riconoscimento della nostra identità a livello nazionale e oltre”.
Per parafrasare le parole di Angelo Caramanno, assessore allo Sport del Comune di Salerno, con l’approdo della Salernitana “nell’Olimpo del calcio, nel calcio che conta”, si compie una bellissima storia umana e calcistica:
“Con la Salernitana ha vinto la capacità di fare gruppo al di là dei nomi altisonanti. E’ la vittoria di un gruppo di ragazzi semplici, guidati da un allenatore che è una persona semplice e ha saputo trasmettere al gruppo grande umanità”
Ha vinto, infine, anche la città di Salerno. Hanno vinto i tifosi “che si sono consacrati alla fede granata ed hanno saputo aspettarla, la Serie A”, con tutte le emozioni che hanno caratterizzato questo percorso; dallo sconforto, forse iniziale scetticismo, alla sostanziale incredulità: “Solo oggi forse ci stiamo svegliando”- conclude Caramanno con nella voce l’emozione di chi dall’anno prossimo potrà sognare da vicino la Coppa Italia per la sua squadra – “Stiamo finalmente capendo che quello in cui abbiamo sempre sperato ora sta per accadere davvero”.
Prima di sottrarsi alla ressa dei giornalisti, Caramanno conclude non dribblando i due argomenti più caldi dell’agenda granata pre-Serie A; la questione della multiproprietà (“Squadra e società hanno sempre creduto in questo progetto. Sono certo che la società saprà tutelare al meglio questo nuovo capitolo” e il dossier Arechi, convenzione compresa:
“La convenzione la fa il Comune con la Salernitana. L’Arechi è un grande stadio, forse ha solo bisogno di una rinfrescata, un ammodernamento in vista dell’utilizzo diciamo globale che se ne farà”. E a chi gli chiede di porre sul tavolo qualche idea, Caramanno che parla forte della passata esperienza dirigenziale, risponde guardando al modello inglese: “Forse punterei sulla rimozione della doppia rete che separa le tribune dalla porta. Ma queste sono decisioni che vanno prese di concerto con la Questura”.